Amazon Fire TV, confronto con Apple TV, Chromecast e Roku 3

Amazon Fire TV, il set-top box multimediale presentato dal colosso del commercio elettronico, punta chiaramente allo stesso mercato che ha fatto la fortuna di Apple TV e Roku. L’azienda ha distribuito una scheda comparativa che mostra il suo dispositivo a confronto con i device della concorrenza: Apple TV appunto, Roku 3 e anche Google Chromecast, sebbene con quest’ultimo ci sembri uno scontro un po’ ingeneroso considerate le differenti caratteristiche e anche il prezzo totalmente diverso.

Vogliamo concentrarci dunque proprio sul confronto diretto tra Amazon Fire TV, Apple TV e Roku 3. Ovviamente, il dispositivo di casa Seattle si trova in vantaggio sotto ogni punto di vista per ciò che riguarda l’hardware. Le funzioni da gaming hanno spinto l’azienda a optare per un equipaggiamento di tutto rispetto, che comprende un processore quad-core e 2 GB di RAM. Apple TV si “limita” ad avere un single core, mentre Roku opta per un dual-core: entrambi montano in ogni caso 512 MB di RAM.

amazon fire tv confronto

Tralasciando un attimo tutte le caratteristiche in cui i tre dispositivi si equivalgono, è interessante segnalare i vantaggi di Amazon Fire TV, che può contare anche su funzionalità di ricerca vocale grazie a un microfono installato direttamente nel telecomando, suono Dolby Digital Plus surround e uscita audio ottica, presente solamente anche su Apple TV.

Per quanto riguarda i servizi è una partita estremamente complessa: su Amazon Fire TV si può contare su Instant Video, ma è anche vero che si tratta di una piattaforma proprietaria come Apple possiede iTunes. Per il resto c’è un sostanziale pareggio, fatta eccezione per alcuni casi come HBO cui discorso è comunque estremamente complicato e di certo non riguarda il pubblico italiano. Infine, la grossa differenza: i giochi. È chiaro che Amazon Fire TV sia prima di tutto un set-top box multimediale e in quanto tale si venderà per questo, ma il fatto che siano promessi più di cento giochi, persino un controller opzionale e uno studio adibito allo sviluppo di nuovi titoli, fa capire come rispetto alla concorrenza qui ci sia indubbiamente qualcosa di più. Se in grado di far pendere ulteriormente la bilancia verso l’apparecchio di Seattle è però una valutazione puramente soggettiva.

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