Samsung introdurrà soluzioni anti-theft su Galaxy S5

E’ stata Samsung stessa, venerdì scorso, a fare l’annuncio al mondo intero: l’azienda sta sviluppando due soluzioni all’avanguardia contro il furto degli smartphone, che saranno presenti per prime in assoluto sul nuovo Galaxy S5, pronto per approdare sul mercato in queste settimane di Aprile. Soluzioni atte a scoraggiare il furto dilagante a livello nazionale.

I nomi di queste due funzionalità sono “Find My Mobile” e “Reactivation Lock“, attivabili in maniera del tutto gratuita da parte dell’utente. Nella fattispecie, la features che resetta il telefono non appena viene rilevato un accesso non autorizzato sarà presente su Galaxy S5 venduto dall’operatore wireless Verizon che arriverà la settimana prossima negli USA.

La compagnia ha rilasciato, durante l’intervista di venerdì, una serie di dichiarazioni, tra le quali scorgiamo come interessante:

“Samsung prende con molta serietà il problema del furto degli smartphone, ed è per questo che stiamo continuando a garantire nuove soluzioni di sicurezza e a migliorare le stesse con nuove tecnologie.”

Dichiarazioni che arrivano direttamente dagli Stati Uniti, dove l’avvocato distrettuale di San Francisco George Gascon e altri funzionari legali hanno richiesto un kill-switch da parte dei produttori di dispositivi elettronici per prevenire e combattere l’aumento dei furti in tutti i paesi. Inoltre Samsung ha stretto un rapporto interessante con Gascon riguardo la delicata questione, rapporto volto a sensibilizzare i carrier al fine di introdurre le soluzioni necessarie per l’anti-thefting.

In California i legislatori hanno introdotto una proposta di legge che, se passerà l’approvazione, obbligherà i produttori a dotare gli smartphone venduti all’interno dello stato di kill-switch contro il furto, a partire dal prossimo anno. Simile proposta di legge è stata presentata anche in altri paesi degli Stati Uniti.

Insomma, sembra che Samsung ce la stia mettendo tutta per sviluppare soluzioni sempre più all’avanguardia, soprattutto negli Stati Uniti, aiutata dai legislatori stessi. Chissà se anche nel nostro paese arriveranno simili fattispecie legali.

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