I diversi tipi di utente Android parte 2: “l’esperto”

Siamo giunti al secondo episodio de “I diversi tipi di utente Android”, il miglior modo per iniziare la giornata perdendo dai cinque ai dieci punti del tuo QI. Se fossi capitato qua per sbaglio, e non hai di meglio da fare, già che ci sei leggiti il primo episodio, perché le minchiate si leggono sempre dall’inizio! E di questo si tratta, perché se fossi capace di far ridere davvero a quest’ora non starei scrivendo per Webtrek, anche perché il suo CEO mi sfrutta nemmeno fossi un bambino asiatico delle fabbriche Apple.

L’utente Android del giorno è…puntini di sospensione…suspances…lo so che l’avete letto nel titolo quindi questa cosa è completamente inutile…”L’ESPERTO”.

Le virgolette non sono state messe per racchiudere il nome della categoria, oggi parliamo proprio di lui: “L’esperto tra virgolette”. Chi è l’esperto virgolettato? È il genio che impara ad accendere il telefono dopo una settimana di tentativi e si crede già un genio del male, quello che: “ohi raga, c’ho il telefonino nuovo, va che roba! Ha tutto eh, Feisbuc, Tuitter, Fotosfier, solo che non ho capito perché non c’ha i tasti…comunque più tardi insegno qualcosina a voi barboni, mo’ scappo ‘ché Gugol Nau son tre giorni che non trova la posizione, vado a cercarlo…”, e se ne va soddisfatto mentre gli amici si chiedono con la sofferenza nel cuore che male abbiano mai fatto per meritarsi come amico lo scemo del villaggio.

Apre la fotocamera, è un esperto di fotografia. Apre Facebook, esperto di social. Cambia lo sfondo, è un hacker. Apre il frigo, non c’è un cazzo da mangiare perché “quella cover di euri 49.99  era così bella…”. Esperto di tutto ma esperto di niente. Si crede un genio, è compatito dagli amici. Probabilmente l’hanno scartato anche al casting per “Scemo e più scemo” perché troppo qualificato. Anche il bambino de “Il Sesto Senso” direbbe: <<Non sa di essere pirla…>>.

Meme utenti Android

Fatto sta che qualche settimana dopo l’acquisto di un Android-phone l’esperto, annoiato dal saperne sempre così tanto rispetto agli amici, cerca disperatamente nuove sfide e prima o poi si imbatte nella frase più pericolosa, insidiosa e infida che mai l’uomo abbia generato dall’età del bronzo ad oggi. Un’antica maledizione che è causa dei più ripugnanti disturbi psicofisici umani e che ammorba ogni anno milioni di persone in tutto il mondo: “Ma perché non provi a metterci una ROM?”. Probabilmente è la terza causa di morte cerebrale dopo i libri di Fabio Volo e gli uomini con i risvoltini. Ma questa è un’altra storia…

Se non conosci nessuno che corrisponda a questa descrizione, ho una cattiva notizia per te. Sappi però che i tuoi amici ti vorranno bene lo stesso, nonostante i fantasiosi e dolorosi modi in cui ti uccideranno col pensiero.

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