Dying Light: Ritardi per la versione retail

E’ stato un iter di sviluppo piuttosto lungo e complicato, quello di Dying Light, ultimo gioco caratterizzato dalla presenza di zombie e con struttura openworld sviluppato da Techland. Il precedente gioco sempre ad opera dello sviluppatore Techland, vale a dire Dead Island, registrò un numero buono di vendite ma non fu ovviamente estraneo a un certo numero di critiche provenienti dalla stampa videoludica e dai giocatori. La sua espansione stand-alone poi, Dead Island Riptide, non fu altro che un gioco con la stessa identica formula di gameplay, in cui v’era poca innovazione e caratteristiche nuove e missioni alla lunga ripetitive.

Aumentò quindi la frustrazione da parte di Techland, a tal punto da affidare la direzione della serie a Deep Silver, e dedicarsi completamente a un progetto nuovo ed inedito, che si supponeva esser di gran lunga migliore: Dying Light. Il processo di sviluppo di Dying Light, bisogna ammetterlo, è stato tutt’altro che agevole. Nonostante una demo presentata all’Electronic Entertainment Expo 2013, il gioco venne purtroppo rimandato all’inizio del 2015, perdendo quindi il periodo natalizio appena passato. Nelle ultime ore è poi apparso un ulteriore problema, secondo cui le copie fisiche di Dying Light subirebbero un ritardo ulteriore in tutto il mondo,  a eccezione degli Stati Uniti. Techland ha tuttavia confermato che stanno pianificando un rilascio della versione digital delivery del gioco. Rimanete collegati per aggiornamenti in merito.

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