Apple e la nuova politica delle beta: iOS 8.3 (quasi) pubblica?

Arrivano grosse novità da parte di Apple nella gestione delle release beta di iOS, il sistema operativo che alimenta i dispositivi della mela, giunto ormai alla versione 8. Se fino ad ora, per scaricare ed installare le versioni beta (sia iOS che OSX), era necessario possedere un account developer, regolarmente iscritto presso il sito degli sviluppatori di Apple, pagando una tantum annuale, secondo gli ultimi rumors potrebbe non essere più così. Infatti sembra proprio che Apple voglia estendere la stessa metodologia adottata con OSX Yosemite anche ad iOS, ovvero il concetto di beta pubblica.

Grazie alla beta pubblica, il bacino di utenza destinato al testing delle beta si allarga notevolmente, permettendo non solo di scovare più bug e mal funzionamenti visto il numero più elevato di utenti, ma anche di accontentare coloro i quali desiderano provare in anteprima le nuove release di Apple ma non sono interessanti a pagare per diventare sviluppatori. Ricordiamo, infatti, che durante la fase di beta testing di OSX Yosemite, circa un milione di utenti poterono provarlo in anteprima. 9to5mac, fonte autorevole, afferma invece che per iOs la storia sarà diversa, limitando il numero di utenti “pubblici” non sviluppatori a 100.000 circa.

Sempre secondo la stessa fonte, questo sistema sarà adottato a partire da iOS 8.3 beta, il cui rilascio è atteso per marzo di quest’anno, e che porterà poche novità tangibili ma altrettante ottimizzazioni sotto il cofano. Si parla di miglioramenti a Car Play, nuove emoji con una grafica diversa nella tastiera stock di iOS, novità per l’assistente vocale Siri e cambiamenti per il login in Google secondo le ultime direttive dell’azienda di Mountain View. Oltre a queste novità, la correzione di bug e ottimizzazioni faranno da padrona a partire da questa release, per poi culminare con iOS 9 al fine di garantire un sistema “bug less”.

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