Google Brillo: in arrivo un sistema operativo capace di funzionare con 32 MB di RAM

In più occasioni non si è mancato di far riferimento al cosiddetto “Internet delle cose“, ovvero a quel fronte in cui il caro vecchio web non sta più a significare una mera ricerca nel World Wide Web, ma si trasforma invece in un sistema dove tutto è interconnesso, dove la lavatrice comunica con lo smartphone, il sistema di allarme con gli elettrodomestici, l’impianto di riscaldamento con l’orologio da polso, in cui il forno è in grado di arrestarsi da solo, le lampadine di autoregolarsi e così via.

E anche Google, ora, sembra intenzionata a dare il suo contributo a questa realtà in via di sviluppo: in occasione del Google I/O che avrà luogo a partire dalla prossima settimana, l’azienda di Mountain Veiw presenterà una inedita piattaforma rispondente al nome di “Brillo”. Si tratterà, come intuibile, di un sistema software pensato appositamente per permettere a più dispositivi di poter comunicare tra loro.

Ma se c’è un primo elemento che di Google Brillo suscita grande interesse, quello è senz’altro la sua capacità di sapersi adattare anche in condizioni tecnologicamente non avanzatissime. Tanto per intenderci, questa piattaforma sarà in grado di girare anche su dispositivi a basso consumo, caratterizzati da una componentistica hardware non per forza di cose all’avanguardia e a fronte di un quantitativo di memoria RAM di soli 32 o 64MB!

Non è ancora chiaro il progetto posto in essere da Google Brillo, anche se prime informazioni sembrano catapultarlo nell’ambito del panorama Android. L’azienda, in sostanza, dovrebbe avviare l’iniziativa tenendo fede al robottino verde poiché in questo modo le sarà più facile coinvolgere tanto le aziende produttrici di dispositivi mobili quanto gli sviluppatori stessi. Le potenzialità di Brillo sono enormemente grandi sin da ora, ma solo il Google I/O saprà fare chiarezza su quella che si appresta a divenire una grande rivoluzione per il nostro vivere quotidiano!

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