Resident Evil Origins Collection – Recensione

Nella grande era di remake e remaster, Capcom non poteva esimersi dal presentare un pacchetto che comprendesse il primo storico capitolo della saga di Resident Evil, insieme al suo ottimo prequel. La Resident Evil Origins Collection contiene infatti la versione rimasterizzata del remake del primo episodio e il remaster del prequel lanciato all’epoca per GameCube, senza l’introduzione di particolari miglioramenti, se non di quelli puramente tecnici. Un lavoro svolto a misura del fan più affezionato, voglioso di tornare a vivere le emozioni e lo stile di gioco dei primissimi Resident Evil, profondamente diverso da quello molto più improntato all’azione degli ultimi episodi. E in questo senso l’obiettivo è stato raggiunto alla perfezione.

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Resident Evil Origins Collection – Recensione Resident Evil Zero HD

resident evil origins collection recensione 01

Partendo dal prequel, che è stato realizzato anni dopo il lancio del capostipite della serie, ha mantenuto su PC, PlayStation 4 e Xbox One tutte le caratteristiche dell’originale. Si tratta di un survival horror che, per struttura di gioco, pesca a piene mani dal primo episodio, sebbene offra al contempo molti elementi che sarebbero stati utilizzati poi nei capitoli successivi. La telecamera è ancora fissa e il sistema di controllo è lo stesso ormai pesantemente legnoso del suo successore in termini di storia narrata, ma vi sono anche caratteristiche moderne come la possibilità di controllare entrambi i protagonisti e la libera gestione dell’inventario, che permette di portare con sé una quantità di oggetti nettamente superiore rispetto al primo Resident Evil.

resident evil origins collection recensione 02

In un remaster dunque non ci aspettavamo di vedere snaturata, anche in meglio, la struttura di gioco, ma perlomeno ci si poteva concentrare sugli aspetti più puramente tecnici, a cominciare dall’intelligenza artificiale del proprio compagno. Sì perché, in Resident Evil Zero, non si rimane praticamente mai da soli e l’utilizzo consequenziale dei due protagonisti è fondamentale quasi in ogni parte del gioco, specialmente nel momento in cui bisognerà risolvere degli enigmi ambientali che richiedono la presenza di entrambi. Il problema è che quando se ne gestisce uno, l’altro fa praticamente da sé, ma controllato da un’intelligenza artificiale ai minimi storici che rischia di compromettere la partita visto che la sua morte costringerà a ricominciare daccapo. E quindi il giocatore finisce per farne le veci, occupandosi anche dei suoi nemici per evitare di incappare nel “Game Over”. Il ritmo di gioco è spesso spezzato poi dai vari rompicapo e dalla gestione quasi ossessiva dei tanti oggetti presenti, ma non vogliamo rischiare di far apparire il titolo come un prodotto pessimo quale non è.
Abbiamo parlato dei difetti che riguardavano il gioco originale e che sono perdurati anche in questa versione moderna, ma Resident Evil Zero resta uno dei migliori esponenti della saga, capace di garantire una svolta più action, visto il numero elevato di nemici, pur mantenendo le basi del primo capitolo. Il livello di difficoltà è lontano dalle semplificazioni dell’era moderna, sebbene sia stata inserita la possibilità di utilizzare un sistema di controllo più semplice, ma non è affatto un difetto: i fan del resto non aspettavano altro. Dal punto di vista tecnico, questa remastered svolge il compitino essenziale: 1080p e 30 frame per secondo, ma visto il ritmo di gioco molto lento e ragionato l’assenza dei 60 fps si avverte raramente.

 

Resident Evil Origins Collection – Recensione Resident Evil HD

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Passando quindi al primo Resident Evil, si tratta del remastered lanciato già lo scorso anno e in questo senso non ci sono altre novità. Parliamo del capostipite della saga, di quel gioco (insieme al sequel) che molti appassionati vedono ancora come punto di riferimento per ridare linfa a un franchise che sembra un po’ aver perso la bussola. Classico, difficile, dall’atmosfera ineguagliata e, nonostante gli anni, ancora notevole. Certo, per alcune cose bisogna fare delle precisazioni che valgono anche per Resident Evil Zero: il legnosissimo sistema di controllo può sembrare anacronistico per molti, il level design soffre in qualche caso dei segni inevitabili del tempo e, a differenza del prequel, la gestione dell’inventario è molto macchinosa. Inoltre, il remastered non offre miglioramenti evidenti rispetto al remake originale. Ma è il primo Resident Evil, nel bene e nel male, riproposto anch’esso a 1080p e 30 fps.

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Commento finale

Resident Evil Origins Collection è il pacchetto perfetto per ogni fan della serie che si rispetti. Permette di rivivere, con i miglioramenti visivi dell’epoca moderna, il primo storico episodio della serie e il suo relativo prequel, ancor oggi uno dei migliori Resident Evil in assoluto. Si poteva fare certamente di più in termini di contenuti extra e miglioramenti, ma ci sentiamo di consigliarlo agli appassionati e a coloro che volessero vivere per la prima volta gli inizi di una saga da leggenda.

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