Day of the Tentacle Remastered – Recensione

Chi vi scrive ammette di essersi emozionato parecchio il giorno in cui Double Fine Productions ha annunciato Day of the Tentacle Remastered. Si tratta di un gioco che appartiene a un’epoca ormai andata e probabilmente a un modo di fare e intendere il videogioco che oggi non esiste più: fa parte del filone d’oro delle avventure grafiche tipiche degli anni ‘90, di cui Lucasarts Games (chiusa per fallimento nel 2013 e ancora fa male!) ne fu indubbia protagonista, ricordando soprattutto Monkey Island. Oggi riprendere in mano molti di quei titoli è difficile e spesso si deve sfociare nell’illegalità, per questo l’annuncio delle edizioni Remastered, per quanto non riescano mai totalmente a convincere i puristi della cosiddetta “pixel art”, diventa importante non solo per permettere a chi avesse già giocato certi prodotti di rivivere (legalmente) quelle emozioni, ma anche per dare modo alle nuove generazioni di conoscere classici che hanno fatto la storia. Day of The Tentacle Remastered arriva su PC, PlayStation 4 e PlayStation Vita proprio con questo duplice intento.

Day of the Tentacle Remastered Recensione 03

Day of the Tentacle Remastered – Recensione: Un tentacolo alla conquista del mondo…

Le premesse che fanno da sfondo all’umoristica storia di Day of the Tentacle Remastered raccontano degli esperimenti del dottor Fred Edison, che crea in laboratorio due tentacoli dotati di coscienza propria, di colore verde e viola. Di questi, Tentacolo Viola è quello con pericolose manie di grandezza e succede che, nel momento in cui beve dei rifiuti tossici, ottiene due braccia da umano che gli permettono di dare fondo ai propri piani di conquista del mondo. A questo punto, entra in campo il giocatore che prende i panni del protagonista, il nerd Bernard Bernouilli (l’unico peraltro a tornare Maniac Mansion, di cui Day of the Tentacle è diretto successore) accompagnato dal camionista metallaro Hoagie e dall’eccentrica Laverne, studentessa di medicina. Compito del trio sarà quello di tornare indietro nel tempo per spegnere il macchinario che produce rifiuti tossici e impedire l’evoluzione di Tentacolo Viola. Un problema tecnico dividerà però i tre protagonisti in altrettante differenti fasi del tempo (passato, presente e futuro) e, collaborando tra loro, dovranno riuscire a riparare il guasto e tornare indietro per completare la missione.

È da qui che Day of the Tentacle Remastered inizia anche per il giocatore, che viene subito catapultato nell’azione. Un’azione ragionata a dire il vero, dato che si tratta di un’avventura grafica punta e clicca vecchio stile. Lo sviluppatore è stato bravo a cercare di riadattare tutto al pad di PlayStation 4, svolgendo un lavoro intelligente grazie alla nascita di un’interfaccia dedicata, differente ovviamente da quella originale, che cerca di superare i limiti del controller da console nei confronti della ben più precisa combo mouse e tastiera. L’analogico sinistro permette di spostare liberamente il cursore, mentre il destro seleziona immediatamente i punti di interesse. Con i dorsali L1 e R1 si scorrono velocemente gli oggetti presenti nell’inventario, che può essere aperto totalmente con il pulsante triangolo. Freccia direzionale in su evidenzia gli oggetti con cui si può interagire, mentre premendo verso il basso è possibile ascoltare il commento degli sviluppatori, uno dei due bonus di questa versione. Verso sinistra e destra si scorrono invece i protagonisti, dato che da un certo punto in poi sarà possibile controllarli tutti e tre. Con X si gestisce il movimento selezionando con il cursore la direzione da prendere e quadrato permette di interagire con cose e persone, aprendo un sottomenu da cui selezionare l’azione da effettuare. Cerchio serve a saltare le scene filmate, ma non sarete così pazzi, vero?! Infine, cliccando sul Touchpad si attiva un’altra delle funzioni interessanti di Day of the Tentacle Remastered: la possibilità di passare alla versione originale del gioco del 1993, con relativa interfaccia da tastiera intatta. Una chicca per puristi e nostalgici.

Day of the Tentacle Remastered Recensione 02

Questa descrizione, un po’ manualistica e poco da recensione, ci serve comunque per rendere l’idea dell’ottimo lavoro che è stato fatto in Day of the Tentacle Remastered per cercare di offrire un’esperienza di gioco efficace e poco frustrante anche su console. Certo, ribadiamo nuovamente, la comodità di mouse e tastiera resta imbattibile per giochi di questo genere, ma perlomeno non si tratta di una soluzione tanto macchinosa e dopo poco tempo vi abituerete facilmente. Double Fine Productions si merita di conseguenza una lode sotto questo aspetto per la realizzazione di questa versione, a cui si aggiungono i bonus rappresentati dai commenti degli sviluppatori (di cui abbiamo già accennato), che permettono di conoscere retroscena interessanti sulla realizzazione di Day of the Tentacle Remastered, e i classici bozzetti, schizzi veri e propri che si sono poi tramutati nelle iconiche ambientazioni del gioco.

Questa edizione tuttavia non è perfetta e lo studio merita una tirata d’orecchi per due aspetti in particolare: prima di tutto l’ottimizzazione, che può ancora essere migliorata. Intendiamoci, non ci sono cali di frame rate o nient’altro, ma capitano regolari e momentanei blocchi nel momento in cui si attiva un salvataggio automatico. Sono “freeze” molto brevi, nulla di particolarmente preoccupante, ma che comunque infastidiscono leggermente l’esperienza di gioco. Inoltre, conviene proprio affidarsi al sistema automatico, dato che per aprire il sistema di salvataggio manuale passa veramente molto tempo. L’altro aspetto è una semplice mancanza: un sistema di suggerimenti dedicato ai giocatori inesperti. Non è un problema certo che riguarderà chi ha già giocato il titolo o gli esperti del genere, ma Day of the Tentacle Remastered nasce anche e forse soprattutto per le nuove generazioni, un po’ più inesperte con questo tipo di produzioni e che avrebbero meritato di conseguenza un ulteriore supporto sotto questo punto di vista. Anche perché, sebbene questa sia tra le avventure Lucasarts più semplici, alcuni enigmi possono essere molto complicati, soprattutto in quei casi in cui la combinazione di oggetti e parole è davvero fin troppo elaborata. Ok, c’è la possibilità di evidenziare sul momento le cose con cui interagire, ma è un aiuto che in fondo non cambia le carte in tavola.

Day of the Tentacle Remastered Recensione 04

Solo lodi invece per la realizzazione tecnica: i disegni originali sono stati riadattati a un più moderno 2D che conferisce a Day of the Tentacle Remastered un vero e proprio aspetto da cartoon televisivo, peraltro molto bello da vedere. Anche qui ci saranno inevitabilmente differenti linee di pensiero: chi apprezzerà questo nuovo stile e chi invece rimpiangerà quello originale, in nome della pixel art. Per fortuna, come abbiamo già detto, lo sviluppatore ha preferito accontentare tutti dando la possibilità di giocare Day of the Tentacle anche come mamma Lucasarts Games l’ha fatto nel 1993.

Per concludere, il gioco è il capolavoro di oltre 20 anni fa, per questo ci siamo soffermati più sugli aspetti tecnici e contenutistici di questa nuova edizione. La storia è farcita di dialoghi che hanno fatto la storia, caratterizzati dal tipico humour che contraddistingue le avventure grafiche degli anni ‘90, e che rende Day of the Tentacle Remastered tanto divertente da leggere e ascoltare, quanto da giocare. Chi lo ha già giocato terminerà l’avventura in 3-4 orette, mentre chi si approccerà per la prima volta alle avventure di Bernard e amici ce ne impiegherà sicuramente qualcuna in più. La qualità degli enigmi è poi indiscutibile per genialità e complessità.

Day of the Tentacle Remastered – Recensione: Commento Finale

Day of the Tentacle Remastered compie quasi alla perfezione il suo dovere: si tratta di un pacchetto che rispetta l’opera originale offrendo però una nuova versione più vicina ai gusti delle generazioni più giovani, a cui è soprattutto indirizzato il prodotto. Ma ci sono anche i “nerd” di lunga data, coloro che erano giovani nel 1993 o che da giovanissimi hanno avuto la fortuna di giocare uno dei capolavori firmati Lucasart Games: non è cambiato nulla, è splendido oggi come ieri, ed è possibile giocarlo anche nella sua versione originale dell’epoca. Si poteva fare di più con ottimizzazione e contenuti bonus, ma è solo una piccola macchia nell’abito della riedizione di un capolavoro senza tempo.

Potrebbe piacerti anche