Minecraft di Microsoft ha salvato la PlayStation Vita di Sony

La PlayStation Vita è una console ormai quasi scomparsa in Occidente. È scomparsa dalle classifiche di vendita, dai negozi e le versioni per PlayStation Vita di alcuni giochi non arrivano proprio da noi. Eppure in Giappone la console portatile Sony continua ad avere un seguito, piccolo ma fedele e di recente in espansione grazie soprattutto all’arrivo di “Minecraft” (2014), che ha attratto un pubblico giovane che ha rivitalizzato una console che sembrava sennò destinata a ospitare solo videogiochi di ruolo sporcaccioni in cui il touch-screen venisse sfruttato per palpare le protagoniste. Davvero, è pieno di videogiochi di ruolo fatti così su PlayStation Vita, a un certo punto dovremo trovare un nome per questo genere e studiarne la storia.

Atsushi Morita, capo di Sony Computer Entertainment Japan Asia, la divisione asiatica di Sony, ha dichiarato in un’intervista a Trendy Nikkei (tradotta da Kotaku) che la compagnia si è convinta grazie a “Minecraft” delle opportunità che PlayStation Vita ha se pubblicizzata e pensata per un pubblico di bambini e intende ora continuare in questa direzione. Non è un po’ ironico che la PlayStation Vita sia stata salvata da un videogioco che proprio a fine 2014 stava diventando (con l’acquisizione di Mojang) proprietà di Microsoft?

“D’ora in poi ci continueremo a concentrare sulla PlayStation Vita per aumentarne il numero di utenti più giovani. Nel 2017 pianifichiamo anche di sviluppare una nuova serie pensata proprio per i bambini.” E questa è probabilmente la notizia notevole: Sony, dopo aver esplicitamente abbandonato la PlayStation Vita lasciandola nelle mani di terze parti, tornerà a sviluppare per la sua stessa console portatile e persino sta progettando una nuova serie apposita. Ora però PlayStation Vita ha un nuovo rivale, proprio in Giappone, portatile, più potente (ma più costoso): Nintendo Switch. E chissà se questi nuovi giochi di Sony arriveranno mai in Occidente.

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