IGN accusata di aver coperto un caso di molestie

Questa non è una bella storia e, siccome riguarda un altro sito che si occupa di informazione e critica videoludica, ho aspettato che si sviluppasse in modo più chiaro prima di parlarne. Un redattore del sito IGN (che ha di recente acquistato la piattaforma Humble Bundle) sarebbe accusato di aver molestato sessualmente due donne che lavoravano per la compagnia. L’accusa viene da Kallie Plagge, ed è una nuova testimonianza dell’onnipresenza delle molestie sessuali nell’industria videoludica dopo lo scandalo che ha riguardato Harvey Weinstein, produttore cinematografico accusato di molestie e stupro da molte attrici. Quando è emerso il caso Weinstein, con eventi di cui tutti nell’ambiente erano a conoscenza ma su cui tutti hanno taciuto per anni, donne e uomini dell’industria cinematografica e di altri ambienti, tra cui il mondo del videogioco, hanno deciso di rompere il silenzio raccontando finalmente eventi sinora nascosti.

Kallie Plagge ha raccontato su Twitter di essere stata molestata, insieme a un’altra donna che lavorava insieme a lei, da Vince Ingenito di IGN. Ingenito avrebbe continuamente molestato Plagge verbalmente, e davanti alle proteste della donna IGN la avrebbe accusata di provocare il redattore usando soprattutto il suo seno e la avrebbe persino costretta a firmare una lettera in cui affermava di essersi comportata anche lei in modo inappropriato. “Ci sono prove che dimostrano assenza di professionalità sia da parte sua [di Plagge] che di altri. Le comunicazioni tra Lei e Vince erano inappropriate da entrambe le parti, non erano professionalmente adeguate e violavano la nostra politica sulle molestie” riporta il documento firmato da Plagge. Ingenito ha risposto affermando di aver “sopravvalutato o magari mal interpretato il nostro grado di amicizia” ma di non aver mai “parlato in modo esplicito con lei o nessun altro e di non aver mai obbligato nessuno a parlare di sesso”. I suoi non sarebbero stati neanche approccui sessuali, ma solo scherzi e discorsi tra amici, perché l’uomo avrebbe interpretato le confidenze di Plagge come amicizia, e pensava quindi di poter parlare alla donna con la stessa franchezza, ma lei lo vedeva solo come un mentore.

Sarebbe quindi una situazione nata da incomprensioni, dal mescolarsi di professionale e personale che accade nei luoghi di lavoro quando persone di età e ruolo diverso si trovano a passare molto tempo insieme, forse a fare amicizia, in un complicato rapporto tra la parità che l’amicizia presuppone e la gerarchia che presuppone il lavoro. Ingenito ha avuto comportamenti che hanno ferito Plagge, ma è soprattutto IGN ad aver sbagliato, perché è compito della compagnia creare e mantenere un ambiente di lavoro sano dove le persone non si sentano minacciate e dove nessuno debba temere di raccontare un problema.

IGN non ha risposto alle accuse, e un gruppo di impiegati del sito ha deciso di protestare rifiutandosi di lavorare. “Non ci sarà un Daily Fix [l’appuntamento quotidiano di IGN con le notizie dal mondo del videogioco] oggi perché un grande gruppo di impiegati di IGN si è rifiutato di lavorare sin quanto la compagnia non avrà rilasciato una dichiarazione o un messaggio di scuse su quello che è accaduto a Kallie Plagge” scrive su Twitter Alanah Pearce. “È con dolore e tristezza e rimpiano che diciamo che IGN ha fallito con due suoi impiegati donna, una impiegata che è stata qui in passato e una che ancora lavora per la compagnia, due impiegate che contano molto per la squadra. Siamo devastati all’idea che due di noi abbiano dovuto sopportare per più di un anno il peso di questo. Quando le donne informarono il gruppo di gestione delle risorse umane di quello che stava succedendo, della situazione che coinvolgeva un altro ex-impiegato, non hanno ricevuto (secondo l’opinione della squadra di IGN) il rispetto e l’attenzione che meritavano come impiegate di IGN e come persone” scrive la redazione del sito (questa non è una dichiarazione ufficiale della compagnia) assicurando comunque che il responsabile dell risorse umane dell’epoca non lavora più per IGN e che d’ora in poi queste situazioni saranno trattate in modo diverso. In una mail spedita da Mitch Galbbraith (vice-presidente esecutivo e manager di IGN) allo staff si annuncia poi una indagine sugli eventi, una indagine che sarà poi condivisa con tutta la squadra di IGN. Ancora non mi risulta che la compagnia abbia diffuso un messaggio ufficiale di scuse.

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