Call of Salveenee e bandiera prussiana: denunciato un Carabiniere

Da sabato 2 dicembre è circolata, grazie al ilsitodifirenze, la notizia dell’avvistamento di una presunta “bandiera neonazista” all’interno di una camera nella caserma del Sesto Battaglione Carabinieri Toscana a Firenze. Come riportato dall’ANSA e dalle principali testate giornalistiche e televisive italiane insieme a questa presunta bandiera “neonazista” è appeso un poster con Matteo Salvini, segretario della Lega (non più Nord), armato di mitra. “Forse un fotomontaggio”, scrive l’ANSA, “un’immagine choc”, dichiara Matteo Calì, lo spaesato ed evidentemente improvvisato cronista de ilsitodifirenze, ma in realtà si tratta del poster del videogioco satirico di Marco Alfieri “Call of Salveenee”.

“Call of Salveenee. Alla ricerca dei Marò” è un videogioco satirico di grande successo ispirato nell’aspetto ai vecchi “Grand Theft Auto” (come “Grand Theft Auto 3”) e incentrato sull’avventura di Salvini (Salveenee) che, lanciando ruspe contro i suoi nemici, deve andare a salvare i Marò. Il gioco si è espanso nel tempo anche con modalità multiplayer sviluppandosi in una satira totale della politica italiana, quel tipo di satira che alla fine colpisce tutti e diverte tutti (tranne i più permalosi e i meno furbi, perché anche la satira rende popolari, rende personaggi mediatici). “Call of Salveenee. Alla ricerca dei Marò” è anche per questo un gioco impossibile da ricollegare a qualsiasi ideologia di estrema destra o persino neonazista, e anzi il suo principale bersaglio sono i populismi che hanno portato il nazismo a governare la Germania e a minacciare l’Europa. Sulla pagina Facebook di “Call of Salveenee” Alfieri ha dichiarato la sua estraneità e la sua contrarietà a ogni simile idea politica: “Giocare [a Call of Salveenee] e pensare che sia un gioco di destra è come andare a messa con il Vernacoliere [uno storico giornale di satira livornese]”.

“Bene o male uno in camera sua ci attacca quello gli pare” ci dice Alfieri. “Il problema appunto è che a una persona che ha attrazione per questo tipo di bandiere non darei un’arma in mano, non la farei diventare Carabiniere. Per il fatto che avesse il gioco accanto mi piacerebbe molto che tra i due… tra il poster e la bandiera… staccasse la bandiera. Call of Salveenee è un titolo totalmente anti-fascista e anti-nazista, basti pensare che c’è il Duce a testa in giù, per esempio, o comunque è un titolo che critica profondamente i populismi che esistono in questo periodo. Perciò se mi chiedi la mia a livello politico io sono totalmente lontano da queste idee. Chiaramente dissocio il gioco da qualsiasi utilizzo destroide che se ne fa. È un gioco che parla di satira a 360 gradi, satira anche verso la politica di destra che è quella più violenta sia verso gli immigrati sia per la diffusione di fake news, per la diffusione di discorsi gentisti [populisti] che portano a diffondere informazioni totalmente sbagliate. Basti vedere i discorsi contro i vaccini, contro lo ius soli, o i dati gonfiati sull’immigrazione.”

Il militare, un ragazzo di venti anni, è stato ora denunciato alla procura militare (a cui probabilmente non risulterà nessun reato) e a quella ordinaria. Mostrare un’immagine satirica contro Matteo Salvini non credo sia equiparabile al neonazismo, ma anche legare al neonazismo la bandiera appesa nella camera potrebbe essere un po’ affrettato. Si tratta di una bandiera storica, una bandiera della Marina Militare (Reichskriegsflagge) del Secondo Reich tedesco, con i colori della Prussia, in uso sino alla fine della Prima Guerra Mondiale (quando fu sostituita dalle bandiere della Repubblica di Weimar). In Germania i nazisti la usarono per protestare contro la Repubblica di Weimar e i neo-nazisti la usano oggi come simbolo della loro appartenenza, in quanto questa bandiera (a differenza di quelle naziste) non è vietata, ed è arrivata anche in Italia con lo stesso significato. Si tratta dell’ennesimo simbolo storico di cui i nazisti si sono ormai impossessati, e andrebbe prima chiarito se il Carabiniere abbia appeso la bandiera per fede politica o per banale ignoranza del suo significato attuale. Questa sarebbe anche la giustificazione del Carabiniere stesso, di essere appassionato di storia militare e studioso di Storia (ma a quanto pare ignorante di tutto cò che sia accaduto dopo 1919).

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