PUBG, STALKER e match manipolati dagli spettatori in Fear the Wolves

In questo fine settimana è possibile provare l’open beta di Darwin Project, un videogioco in stile Battle Royale, alla PUBG per intenderci, in cui dieci giocatori si scontrano sotto l’occhio vigile di un undicesimo giocatore chiamato Show Director e del suo pubblico su Twitch, capace di influenzare il corso della partita. Darwin Project non sarà però l’unica Battle Royale a dare un tale peso al suo pubblico, perché qualcosa di simile accadrà in Fear the Wolves, punto di incontro tra PUBG e la Chernobyl di STALKER.

Non avvicino Fear the Wolves allo sparatutto survival STALKER senza motivo: Fear the Wolves è sviluppato da Vostok Games, il nuovo studio fondato dagli ex-dipendenti dell’originale GSC Games, sviluppatore proprio della serie STALKER.

Come STALKER, Fear the Wolves è ambientato in una Chernobyl post-atomica, horror e fantascientifica con animali mutati dalle radiazioni. Come in PUBG Fear the Wolves vede 100 giocatori scontrarsi in una grande mappa. Ma la cosa di cui volevo parlare, svelata da un articolo di Eurogamer, è la capacità di intervento degli spettatori.

In Fear the Wolves il pubblico è capace di determinare il tempo atmosferico grazie al suo voto, influenzando in modi importanti la partita in un gioco pensato per trattare combattimento, armi e conseguenze del meteo in un modo più realistico rispetto a PUBG.

Fear the Wolves uscirà nel 2018 su PC, PS4 e Xbox One, sembra interessante e viene sicuramente da un gruppo con la giusta esperienza, ma il genere Battle Royale si sta saturando rapidamente, per avere 100 giocatori in ogni partita serve una base di utenza importante e ancora non è stato mostrato alcuno screenshot.

fonte Eurogamer
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