Warhammer Vermintide 2 non è solo il Left 4 Dead di Warhammer – Anteprima

Quando uscì Warhammer End Times Vermintide di Fatshark fu facile (ma già limitativo) definirlo “il Left 4 Dead di Warhammer”. Quattro giocatori sono impegnati in una serie di missioni, percorsi da un punto A a un punto B, attraverso orde di nemici (in questo caso i ratti umanoidi Skaven e non gli zombi) e a loro varianti speciali in mezzo all’apocalisse dark fantasy del mondo di Warhammer. Il seguito Warhammer Vermintide 2 costruisce sul primo episodio allontanandosi sempre di più dal modello di Left 4 Dead di Turtle Rock Studios e Valve.

Anteprima dalla Beta di Warhammer Vermintide 2

Un soldato, un’elfa, una maga, un cacciatore di streghe, un nano

Rispetto a Left 4 Dead, Warhammer Vermintide è riconoscibile sin dal primo episodio per due elementi: l’essere incentrato sul combattimento corpo-a-corpo (ogni personaggio ha un’arma a lunga gittata, ma le munizioni sono spesso limitatissime) e l’avere classi/personaggio riconoscibili, differenziate e personalizzabili nell’equipaggiamento.

Warhammer Vermintide 2 insiste ulteriormente su questo secondo punto, e l’espansione del sistema di crescita e personalizzazione dei personaggi è il cambiamento più evidente sin dalla prima partita. Ognuno dei quattro giocatori sceglie quale personaggio interpretare tra cinque disponibili e ne può modificare l’equipaggiamento utilizzando gli oggetti conquistati alla fine di ogni missione.

Il bottino

Questi oggetti sono recuperati in scrigni dal contenuto parzialmente casuale (ottengo sempre equipaggiamento per la classe che sto interpretando nel momento in cui apro il forziere), ma non si tratta di loot box legate a qualche sistema di micro-transazione in quanto non possono venire acquistati con denaro reale: l’unico modo per averli è giocare.

Come già nel primo episodio per ottenere bottini più preziosi devo poi correre più rischi. Il bottino è migliore quando gioco a difficoltà elevate e migliora ulteriormente recuperando particolari oggetti, i tomi e i grimori, nascosti nelle mappe delle missioni.

Perché il bonus sul bottino di tomi e grimori abbia effetto, però, questi due oggetti devono essere portati dal gruppo sino alla fine del percorso, e questo ci costringe a rinunciare ad altri utili oggetti e persino a parte della nostra salute: chi porta un tomo non può portare oggetti curativi, chi porta un grimorio non può portare pozioni di potenziamento e abbassa la salute massima di tutta la squadra. Ne vale la pena per avere oggetti migliori a fine missione? È il delicato rapporto rischi/benefici che ogni gruppo di Vermintide deve valutare anche in base alle proprie forze.

L’equipaggiamento può essere infine potenziato, smontato, creato, e le sue abilità passive possono essere modificate con un sistema di crafting semplice (e non perfetto nella sua interfaccia) ma piuttosto completo.

Anteprima dalla Beta di Warhammer Vermintide 2

Le carriere

A queste basi, già presenti in Warhammer End Times Vermintide, Warhammer Vermintide 2 aggiunge un sistema di classi e di progressione ancora più ricco. Ogni classe ha abilità da ottenere salendo di livello con l’esperienza guadagnata in missione (con la possibilità di ridistribuire ogni volta a piacere i punti abilità acquisiti in modo da potermi adattare a nuove situazioni e nuovi equipaggiamenti) e tre carriere, tre sotto-classi pensate per indirizzare ogni personaggio verso una delle possibili interpretazioni delle sue abilità.

Il nano Bardin, per esempio, può essere un ranger specializzato nell’uso delle armi a distanza (ottimo per chi ama le balestre) con l’abilità passiva di trovare munizioni aggiuntive e di poterne portare il doppio rispetto al normale. Oppure può essere un tank, l’Ironbreaker, magari armato di scudo e capace di assorbire meglio i colpi nemici riducendo i danni subiti. Oppure può essere uno Slayer, una classe incentrata sull’attacco e sul corpo-a-corpo.

Ogni carriera oltre alla sua abilità passiva ha inoltre un’abilità attiva, una specie di Ultimate che si carica nel tempo e che può essere attivata nel momento del bisogno. Il tank Ironbreaker per esempio è capace di attirare su di sé tutte le unità nemiche umanoidi in un certo raggio stornandole dai compagni e guadagnando momentaneamente un bonus di difesa e la capacità di bloccare qualsiasi attacco.

Anteprima dalla Beta di Warhammer Vermintide 2

Il Left 4 Dead di Warhammer?

Sotto Warhammer Vermintide 2 è ancora riconoscibile la pelle di Left 4 Dead, tanto evidente nel primo episodio della serie di Fatshark. Ogni personaggio per esempio può portare un’arma primaria (in Vermintide quella corpo-a-corpo), un’arma secondaria (a distanza), un oggetto curativo e un potenziamento, come in Left 4 Dead 2, ma l’interfaccia è cambiata passando dal primo al secondo episodio di Vermintide e sembra prendere anch’essa le distanze da quella del gioco di Turtle Rock Studios e Valve.

Anteprima dalla Beta di Warhammer Vermintide 2

Infetti Speciali, Skaven Speciali

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Alcune idee vengono riproposte più fedelmente, perché vengono da Warhammer End Times Vermintide e perché sono, semplicemente, ancora ottime e ben poco sfruttate. L’esempio migliore sono quei nemici speciali capaci di “catturare” e bloccare uno dei giocatori, obbligando i compagni a intervenire per salvarlo e incoraggiando in questo modo il gruppo a restare unito: un giocatore solitario, per un solo momento di distrazione, può restare vittima di uno di questi avversari senza alcuna possibilità di rispondere al suo attacco.

Left 4 Dead 2 ha zombi come l’Hunter, che salta atterrando un sopravvissuto e colpendolo poi sino a ucciderlo, il Jockey (o Jumper), che salta in sella a un giocatore portandolo lontano dai compagni mentre lo colpisce, lo Smoker, che con la sua lunga lingua cattura un sopravvissuto e lo trascina nella sua posizione per ucciderlo, e il Charger, che cattura uno dei sopravvissuti (e manda per terra gli altri) caricandolo rabbiosamente.

Il principio di tutti questi Infetti Speciali, come sono chiamati in Left 4 Dead, è lo stesso: invalidare un giocatore obbligando gli altri all’intervento. Mentre in alti videogiochi cooperativi l’unica interazione tra i giocatori è resuscitare i compagni occasionalmente morti/svenuti/caduti, in Left 4 Dead salvarsi la pelle a vicenda è una meccanica fondamentale e centrale dell’esperienza, con nemici ideati per obbligare i giocatori ad aiutarsi.

Anteprima dalla Beta di Warhammer Vermintide 2

Funziona tanto bene che alcuni degli Skaven Speciali di Warhammer Vermintide 2 ripropongono esattamente le stesse meccaniche. Il Gutter Runner è uno Skaven che funziona come l’Hunter, cioè salta addosso a un personaggio e lo atterra, il Packmaster funziona come il Jockey, rapendo uno dei personaggi e trascinandolo via. Esiste anche il Rat Ogre (già presente nel primo episodio come i due Skaven Speciali appena citati), l’equivalente Skaven dell’enorme zombi Tank di Left 4 Dead, la cosa più vicina a un boss che esista nella serie di Turtle Rock Studios e Valve.

Il punto è che la sola esistenza di Skaven Speciali del genere obbliga i giocatori a stare sempre (o quasi) uniti, sempre attenti ai rumori intorno per riconoscere dai caratteristici versi (altra idea presa da Left 4 Dead) i pericolosi nemici in arrivo. E a questi nemici speciali riconducibili a Left 4 Dead (potrei aggiungerci il Poison Wind Globadier, una specie di Splitter) Vermintide ha aggiunto nemici speciali tutti suoi sin dal primo episodio.

C’è il Ratling Gunner, con la sua mitragliatrice a canne rotanti, ci sono gli Stormvermin, letali Skaven con scudo e armatura a volte presenti in grandi e pericolosi reggimenti che vanno evitati a tutti i costi (un reggimento di Stormvermin è capace di uccidere un intero gruppo), c’è il nuovo Stormfiend, versione potenziata del Rat Ogre armato di lanciafiamme… c’è soprattutto in Warhammer Vermintide 2 una varietà continua di nemici, tra Skaven e demoni del Caos, tutti caratterizzati da poteri e tattiche diverse, tutti differenziati, tutti in qualche modo “speciali”.

Alcune categorie costituiscono ancora la gran parte delle orde che incontro mentre altri nemici continuano ad apparire sporadicamente e separatamente, ma a differenza di quello che accade in Left 4 Dead non mi muovo tra orde anonime e monotone sino all’arrivo del prossimo nemico speciale, e anche un’orda apparentemente banale può contenere al suo interno un enorme Chaos Warrior vulnerabile solo ai miei attacchi caricati o una delle tante varianti dei barbari Marauder.

Anteprima dalla Beta di Warhammer Vermintide 2

Buttarla in caciara

Non è detto che la strada di Vermintide sia migliore di quella di Left 4 Dead, perché il gioco è più una variazione che un’evoluzione. Left 4 Dead ha un atteggiamento “Arena” verso la sua esperienza multiplayer: ripeto sempre le stesse missioni con personaggi sempre uguali e distinti solo nelle loro abilità, scontrandomi con nemici ben definiti in poche categorie (anche se il secondo episodio aggiunge “Infetti rari” con caratteristiche speciali, come il clown zombi che attrae gli zombi vicini con il suo naso/clacson).

Con questi elementi Left 4 Dead riesce a creare esperienze sempre diverse, sia grazie al multiplayer PvP introdotto in Left 4 Dead 2 sia grazie alla sua capacità di modificare i punti di spawn dei nemici, la loro qualità, gli oggetti e persino le mappe rispondendo al comportamento dei giocatori. È evidente che rispetto all’eleganza di Left 4 Dead Warhammer Vermintide 2 sembri “buttarla in caciara”, concentrandosi sull’aggiungere forsennatamente elementi (nemici, classi, livelli, abilità, armi…) piuttosto che sul semplificare e raffinare.

Ma è questo che mi pare rendere Warhammer Vermintide 2 un gioco ormai diverso da Left 4 Dead, un gioco che chi ama o ha amato la serie di Turtle Rock e Valve dovrebbe provare per scoprire però qualcosa di nuovo. Warhammer Vermintide 2 sarà disponibile da oggi su Steam a €28 e uscirà in seguito anche su PS4 e Xbox One.

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