Samsung Galaxy Buds: ecco cosa ne pensiamo

Anche se le cuffiette Bluetooth esistono ormai da anni, non si può negare che l’Apple ha introdotto – di nuovo – quel che si può definire un ottimo concetto di lusso e funzioni. Le AirPods sono delle cuffiette molto evolute, con delle funzioni interessanti ed avveniristiche. Ma come qualsiasi cosa famosa che si rispetti, anche le AirPods sono state replicate ad immagine e somiglianza in un altro marchio, con le sue potenziali funzioni personalizzate.

E chi ha fatto tutto ciò, stavolta? La Samsung, una delle case che compete più direttamente sull’Apple nel campo della telefonia. Ha creato le sue cuffiette d’alta qualità, conosciute meglio come Galaxy Buds. Vediamo insieme come si comportano e se sono degli ottimi sostituti alle AirPods attuali.

Da come si può intuire subito, le Galaxy Buds permettono di usare buona parte delle funzioni altrimenti esclusive dell’Apple direttamente sul nostro cellulare munito di Android. Possono essere controllate tramite cellulare o usando i controlli Touch presenti nelle cuffie, anche se non sono esattamente fluide nelle operazioni.

Esteticamente, queste cuffie si presentano forse meglio delle AirPods. Non si notano molto, visto che mancano della tipica lunga “stecca” delle cuffiette made in Apple. Inoltre, non sono create interamente in plastica: presenta alcune parti in morbido silicone che possono essere cambiate per il comfort dell’utente. Molto leggere e pratiche.

Andiamo quindi a ciò che ci prende in maggior interesse: la qualità audio. Ovviamente la Samsung doveva concentrarsi bene su questo aspetto e l’ha fatto: il sonoro è ricco di dettaglio, anche se bisogna dire che molte volte è relativo al cellulare che usiamo come fonte (cosa bella di Android in fondo, possiamo cambiare la qualità dell’audio Bluetooth nelle opzioni sviluppatore o nelle impostazioni).

Si fanno sentire piuttosto bene e la stabilità del segnale è decente. E’ presente anche un filtro che blocca il rumore di sottofondo, isolandoci bene – ma non troppo – dall’ambiente attorno a noi.

Ma usare delle cuffiette Bluetooth al giorno d’oggi non riguarda solo ascoltare musica e vari contenuti del nostro Smartphone. Bisogna anche usare questo prodotto per le chiamate, visto che integrano un microfono. Ed ecco purtroppo il punto debole che riguarda queste cuffiette: il loro potenziale che riguarda le chiamate è piuttosto limitato.

Vi ritroverete spesso ad alzare la voce o a chiedere di ripetere qualcosa che vi è stato detto. La qualità sonora in generale sotto questo aspetto è nella media, non eccezionale, qualcosa comunque che è difficile da ottenere con delle piccole cuffiette che d’altro canto non s’estendono tanto oltre la zona centrale del nostro orecchio.

L’Apple ha già risolto questo problema con il suo chip proprietario H1, qualcosa che però non è impossibile da risolvere da parte della Samsung in futuro. Inoltre, si parla sempre di Android, qualcosa che possiamo liberamente modificare per risolvere il problema.

Ma se c’è qualcosa che la Samsung ha saputo gestire bene è il consumo della batteria. Contro le cinque ore e mezza della generazione attuale di Airpods, le Galaxy Buds durano 6 ore – con un buon uso anche 7 – ed hanno un sistema di ricarica tramite il case abbinato, aggiungendo anche una compatibilità alla ricarica Wireless (che però risulta naturalmente più lenta).

Guardiamo infine il prezzo. Le Galaxy Buds costano intorno alle 140 euro, il che se messe al confronto della generazione attuale delle AirPods (200-220 euro)  risultano essere comunque molto appetibili. Per la loro qualità generale e le loro funzioni, le Galaxy Buds sono ottime. Evitando poi il discorso della qualità nelle chiamate, cosa comunque gestibile tramite le funzioni di Android, rendono queste cuffie un ottimo accessorio per l’uso quotidiano del nostro cellulare. Ricordatevi come sempre di non perderle in giro!

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