Può capitare che uno smartphone possa essere derubato o, comunque, essere perso per una semplice distrazione. Un tempo, per ritrovare il proprio telefono, era davvero complicato: senza connessioni internet, bisognava far affidamento alla propria memoria o alla bontà di qualche persona che, ritrovandolo, te lo consegnava.

Oggi, invece, non è più così e in questa guida vedremo come rintracciare un telefono Android, sfruttando le enormi potenzialità che uno smartphone con il sistema operativo di Google può fornire. Tra i metodi che possono essere utilizzabili, noi ne abbiamo scelto tre molto affidabili e che garantiscono molta precisione (provare per credere!).

Andiamo a vedere quali sono!

Come rintracciare telefono Android: ‘Trova il mio dispositivo’

Come rintracciare un telefono Android? Uno dei sistemi è affidarsi al servizio ‘Trova il mio dispositivo‘ di Google. Qui puoi trovare un’ampia spiegazione fornita da Google stesso che noi ti riassumiamo in pochi semplici passaggi. Prima di tutto, devi loggarti con il tuo account Google (necessario, tra l’altro, per poter usare uno smartphone Android) e cliccare poi a questo link. Anche per motivi di privacy, però, ci sono diverse condizioni per poter usare il servizio, come il fatto che il telefono deve essere acceso e collegato a un account Google. Inoltre, nel momento in cui lo cerchiamo deve essere attiva la connessione a internet – dati mobili o Wi-Fi è indifferente -, essere visibile su GooglePlay e, naturalmente, avere il GPS in funzione, tra l’altro fondamentale per usufruire di diverse applicazioni. Infine, e anche qui è abbastanza intuitivo, è fondamentale avere il ‘Trova il mio dispositivo’ attivato.

Fatte queste premesse, scaviamo nel dettaglio cosa ti permette di fare questo servizio. In particolare puoi scegliere fra tre opportunità: ‘Riproduci Suono’, ‘Blocca il dispositivo’ e ‘Resetta il dispositivo’. Se clicchi sulla prima, il tuo smartphone suonerà per cinque minuti, anche se ce l’hai impostato in modalità silenziosa. Sarà come se qualcuno ti stesse chiamato e verrà attivata una notifica in cui Google ti avvisa che ha trovato il tuo telefonino. Il secondo, invece, è abbastanza drastico: non soltanto rende inutilizzabile lo smartphone, ma esce automaticamente dal tuo account Google. Ovviamente, potrai visualizzare un messaggio o un numero di telefono nella schermata di blocco che ti avvisa di quanto è successo. Comunque, puoi trovare la localizzazione del tuo smartphone. L’ultima opzione è quella più drastica e, generalmente, viene usata quando il dispositivo è stato rubato. Infatti, ti cancella tutti i dati che hai inserito da quando l’hai comprato e non potrai più averli (a meno che non li hai salvati in cloud da qualche parte). Tra le componenti che vengono resettate c’è anche la localizzazione: infatti, se usi questa opzione non potrai più ritrovarlo come se il GPS venisse disattivato di default.

‘Trova il mio dispositivo’ è utilizzabile sia da pc che collegabile al telefono. Infatti, è prevista anche l’app – scaricabile da GooglePlay -, connessa a tutti i servizi di Google come Google Maps, che ti aiuterà sicuramente a non perdere di vista il telefono e a monitorarlo. Il nostro consiglio, comunque, è quello di seguire il motto ‘Prevenire è meglio che curare’ e, cioè, qualora si dovesse aver paura di perdere il telefono, di scaricare l’app o farlo localizzare da Google prima che tu possa dimenticare dove l’hai messo o, nel peggiore dei casi, prima che possano rubarselo.

Come rintracciare telefono Android: ‘Android Lost’

Un altro sistema per sapere come rintracciare un telefono Android è utilizzare ‘Android Lost‘, dal nome – per chi conosce un minimo di inglese – abbastanza intuitivo. Il punto di forza è la capacità di localizzare il telefono anche senza connessione a internet poiché controlla il telefono via SMS. Se, ovviamente, stai pensando che basta semplicemente cambiare SIM per evitare di essere localizzato, ecco la soluzione: Android Lost rimane comunque registrato sull’account Google, che è indipendente dalla scheda telefonica, e, quindi, puoi tranquillamente localizzare lo smartphone.

Infatti, il controllo via SMS è solo una delle opzioni ma l’app controlla il telefono anche attraverso il sito androidlost.com e, in ogni caso, puoi scaricare anche l’app da GooglePlay direttamente qui. Non facendo polling ad alcun server, non dovrai subire alcun consumo ulteriore della batteria e, quindi, i tempi di consumo sono gli stessi che hai quotidianamente da un uso giornaliero dello smartphone. Sotto tua prevìa autorizzazione, l’app avrà accesso agli SMS, alla localizzazione e allo stato del telefono per garantirti una posizione precisa quando hai bisogno di trovare il tuo smartphone.

Come rintracciare telefono Android: la cronologia di GoogleMaps

Questo terzo e ultimo sistema su come rintracciare un telefono Android è il meno usato perché, se non si ha dimestichezza con GoogleMaps, diventa un po’ farraginoso. In pratica, per trovare il nostro smartphone possiamo andare a consultare semplicemente la cronologia di GoogleMaps, a patto però di aver attivato il salvataggio delle posizioni. A questo punto, però, la domanda può sorgere spontanea: “Come faccio a utilizzare GoogleMaps se non ho il telefono con me?“. Cliccando qui – ricorda che devi comunque avere un account Google per accedervi – potrai controllare le ultime posizioni di GoogleMaps attraverso il PC.

Puoi vedere tutti i tuoi spostamenti giorno per giorno con una precisione e un’accuratezza che è davvero straordinaria. In questo modo, possiamo ricordarci dove eravamo il giorno in cui abbiamo perso il telefono o, comunque, dove è in quel preciso momento. L’interfaccia è assolutamente intuitiva e facile da usare, la cronologia delle posizioni e personalizzabile e privata, nel senso che sarai solo tu a decidere se vuoi condividere la posizione in cui ti trovi. Ecco, almeno un po’ di privacy è salva.