Cos’è l’IP Spoofing e come ci si può proteggere?

Sia che siate soliti navigare sul web alla stregua di privati che nei panni di gestori di una rete locale, uno degli aspetti più importanti da tenere sempre d’occhio è certamente rappresentato dalla protezione rispetto ad accesso di terzi indesiderati e a tutti quegli attacchi che possono creare pesanti e gravi danni al sistema utilizzato.

Sono ormai anni e anni che gli hacker si inventano nuovi sistemi per poter eseguire l’accesso a computer di altre persone, causando loro un ingente numero di danni. Nella maggior parte dei casi, gli hacker hanno la capacità di celare alla perfezione le proprie tracce e una delle tecniche che risultano più diffuse al giorno d’oggi è senz’altro quello dell’IP Spoofing.

Alla scoperta dell’IP Spoofing

Quando si parla di IP Spoofing si fa riferimento ad una tecnica che prevede, all’interno dei protocolli UDP/IP o TCP/IP di inviare dei pacchetti che riportano un indirizzo del mittente falso. È questo il modo in cui gli hacker riescono ad ottenere l’accesso all’indirizzo di un sistema e può introdurre vari pacchetti al suo interno, evitando il sistema di filtraggio. Spesso e volentieri, l’IP Spoofing viene sfruttato per portare a termine degli attacchi DDoS e DoS. Di solito, tutti questi attacchi comportano che l’hacker rimanga nella medesima sottorete in cui si trova la “vittima”.

Come funziona lo spoofing

In poche parole, tramite questa tecnica gli hacker vanno a contraffare l’indirizzo IP, sfruttando il fatto che sia l’indirizzo sorgente che quello di destinazione non ricevono adeguata protezione rispetto alla manipolazione. Bisogna mettere in evidenza come, mediante un normale attacco IP Spoofing, l’hacker non riesce ad accedere al traffico dati, dal momento che provvede a cambiare solamente l’indirizzo che si trova nel relativo pacchetto, non andando a intaccare in alcun modo l’indirizzo IP reale. Inoltre, la presenza, celata ovviamente, di un terzo utente non autorizzata dietro al pacchetto IP non viene segnalata in alcun modo al sistema rispondente. Ed è esattamente questa la ragione per cui questa tecnica viene sfruttata spesso dagli hacker anche per lanciare attacchi DDoS e DoS.

Come ci si può proteggere dall’IP Spoofing?

Addetti ai lavori e aziende che si occupano di sicurezza online stanno cercando di trovare una soluzione all’annoso problema dell’IP Spoofing, anche per via del fatto che, ancora oggi, tanti hacker sfruttano tale tecnica per manipolare l’IP. Diversi esperti di sicurezza hanno sollecitato una soluzione, ovvero quella di eseguire un filtraggio specifico del traffico in uscita mediante l’internet provider. I problemi, però, che hanno messo fuori gioco tale opzione sono l’alto consumo di energie e le spese, altrettanto elevate.

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare Surfshark, VPN affidabile e sicura, che dà un ampio novero di garanzie sia dal punto di vista delle prestazioni che per quanto riguarda la protezione della rete. Surfshark è uno dei servizi VPN più validi, anche dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo e l’uso di una rete privata permette di garantire un’adeguata protezione al proprio traffico dati anche qualora si effettuasse un collegamento con delle reti che vengono controllate da parte di soggetti terzi. Non solo, visto che Surfshark è stato uno dei primi provider a inserire la funzione di Spoofing GPS nella propria app.

Il passaggio dal protocollo Internet IPv4 al protocollo IPv6 potrebbe portare certamente a varie possibilità di autenticazione e criptazione per l’header dei pacchetti che, tra qualche tempo, potrebbero bloccare del tutto ogni tentativo di IP Spoofing.

In ogni caso, c’è la possibilità di prevenire tali attacchi anche in modo autonomo. Sono due i principali consigli da seguire: il primo è quello di inserire un filtraggio dei pacchetti completo per il proprio router o gateway di sicurezza, che si dovrebbe occupare dell’analisi dei pacchetti in entrata. Il secondo è quello di evitare tutti quei procedimento di autenticazione che si basano su degli host: è fondamentale verificare che tutti i login si verifichino mediante delle connessioni crittografate.

Potrebbe piacerti anche