Il digitale nel 2020: oltre 4,5 miliardi di persone connesse a Internet

La popolazione mondiale conta circa 7,55 miliardi di persone. Di queste, circa 4,54 miliardi sono connesse ad Internet. Sono i dati, spaventosi, del report annuale promosso da We Are Social e Hootsuite, che fotografano la situazione dell’evoluzione digitale, con particolare focus sulla diffusione della tecnologia mobile.

Vero, quel 4,54 miliardi di persone connesse a Internet è un numero che si riferisce alla totalità degli accessi, e che non fa differenza tra computer, Mac, dispositivi mobile Android o iOs, ma c’è un altro dato che dimostra quanto la mobilità sia la chiave del futuro: 3,8 miliardi di persone usano i social network, e il 99% lo fa da mobile.

L’anno scorso, il numero di persone che per la prima volta ha navigato su Internet è stato di circa 300 milioni. Un dato incoraggiante, che però non oscura un fatto ancora preoccupante: oltre il 40% degli abitanti del pianeta Terra non può accedere alla Rete – in particolare in Africa e nel sud dell’Asia.

Tra le curiosità emerse dal report, scopriamo come le persone passino in media 6 ore e 43 minuti connesse alla rete, quasi un terzo dei quali (2,24 ore) proprio sui social media. Il social network più usato è sempre Facebook, con 2,5 miliardi di utenti attivi al mese, davanti a YouTube con 2 miliardi e a Whatsapp con 1,6 miliardi. Occhio però a TikTok: ha 800 milioni di utenti attivi, ma è il nuovo social di riferimento per i più giovani e i numeri sono destinati a crescere.

Il report di We Are Social e Hootsuite evidenzia anche come i dispositivi mobile siano diventati, per la prima volta, il mezzo d’elezione per gli acquisti online. Stesso dicasi per i giochi online, che insieme alla tecnologia voice sono due dei trend più in crescita: 4 utenti su 5 giocano online almeno una volta al mese, mentre il 43% utilizza assistenti vocali come Amazon Echo o Google Home.

La ricerca ha fatto luce anche su un argomento molto delicato e importante, che sta particolarmente a cuore agli internauti: quello della privacy. Quasi il 66% delle persone ha dichiarato di sentirsi preoccupato quando deve concedere a terzi il trattamento dei propri dati.

Qui la domanda nasce spontanea: se chi naviga su Internet teme così tanto che la propria privacy venga violata, come si spiega il massiccio utilizzo di social network e app di terze parti, che come prima cosa chiedono accessi e permessi ai dati personali?

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