Come cambia il mercato del lavoro tra digitalizzazione e workplace experience

Il posto di lavoro tradizionale, forse, non esiste più, o quasi. Con l’emergenza sanitaria globale e le innovazioni in ambito tecnologico di questi ultimi anni, infatti, il luogo di lavoro è stato completamente rivoluzionato e con esso anche le esperienze lavorative di dipendenti e non. Grazie alla digitalizzazione di aziende e organizzazioni, infatti, è stata avviata una grande transizione che, in un tempo davvero breve, ha già portato significativi cambiamenti e altri potrebbe portarne in futuro. Per esempio ci riferiamo alla diffusione dello smart working e ai nuovi principi che guidano il lavoro da parte di recruiter e risorse umane.

Workplace experience: cos’è e perché è così importante per le aziende

Il primo grande cambiamento riguarda il concetto di workplace experience, ovvero l’insieme di regole, consuetudini e strumenti che, di fatto, contribuiscono a migliorare l’ambiente di lavoro.

Questo concetto, oggi di grande tendenza, pone il focus sulla qualità del luogo di lavoro inteso come ambiente sia fisico che virtuale. Alla base della workplace experience c’è il principio per il quale la produttività e la felicità dei dipendenti derivino in gran parte dalla qualità dell’ambiente in cui lavorano.

E difatti quando una risorsa umana è posta nelle condizioni di poter lavorare bene tende a offrire maggiori livelli di produttività, anche in collaborazione con i colleghi. Rendere un ambiente di lavoro sano e piacevole, tuttavia, non significa solo concedere paghe adeguate e benefit che, teoricamente, dovrebbero rientrare nella norma.

Gli strumenti per migliorare la workplace experience

Ciò che distingue una workplace experience di qualità da una ancora migliorabile è la presenza di sistemi e strumenti che agevolino il lavoro delle persone in ottica micro e macro-organizzativa.

Nello specifico il buon risultato di un collaboratore non dipende solo da beni materiali come una sedia da computer consona o una buona macchina da caffè per il break. La workplace experience, infatti, è direttamente correlata con una gestione efficiente, ovvero digitalizzata e semplificata.

Digitalizzare significa innanzitutto ottimizzare i processi di lavoro interni con il fine di ridurre gli sprechi e i tempi di produzione, tipici delle gestioni tradizionali. La digitalizzazione di un’organizzazione permette di assegnare mansioni più strategiche ai collaboratori e, quindi, di sollevarli da ruoli che possono essere svolti in modo efficiente da software dotati di intelligenza artificiale e machine learning.

I benefici dell’approccio orientato alle risorse umane

La digitalizzazione, quindi, permette di spostare il focus di un’azienda verso attività mirate alla crescita e, quindi, di volgere lo sguardo al futuro, lavorando meglio sull’acquisizione di nuovi clienti, sull’ottimizzazione delle risorse materiali e immateriali e, quindi, anche sul livello di competitività sul mercato.

Esistono già da tempo numerosi spunti per rendere il luogo di lavoro sicuro e salubre ma il concetto di workplace experience si rivolge ad altri ambiti, più strategici. Infatti, come già accennato, quando il lavoratore è posto nelle condizioni di equilibrare vita privata e lavorativa ed è inoltre dotato di strumenti avanzati per eseguire le proprie mansioni, potrà sicuramente offrire all’azienda migliori livelli di produttività.

 

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