Overwatch a Blizzcon 2015: perché non è free-to-play?

Il Blizzcon 2015 ha portato l’annuncio di parecchie novità importanti per Activision Blizzard. Mentre quella forse più importante a lungo termine è la nascita di un nuovo studio che si occuperà di portare al cinema e in tv i marchi della azienda, e soprattutto di Activision, e i media si sono scatenati intorno al trailer del film di “Warcraft”, se parliamo di videogiochi il re della manifestazione è stato “Overwatch”, lo sparatutto multiplayer cooperativo di Blizzard. Sono stati finalmente mostrati tutti i suoi personaggi, come sarà possibile comprarlo e a che prezzo e sono state finalmente annunciate la versione per console e una finestra per il lancio (primavera 2016).

In tutto ciò quello che più ha colpito è stato scoprire che “Overwatch” non sarà free-to-play (cosa che noi avevamo però già ipotizzato). Secondo quanto dichiarato dal designer Scott Mercer a Kotaku, il motivo è che in “Overwatch” gran parte della meccanica di gioco si basa sulla possibilità di cambiare eroe durante la partita, di potersi adeguare alla squadra avversaria non solo aggiustando i ruoli all’interno della propria ( per esempio abbandonando un tank per prendere un support) ma anche decidendo quale personaggio di una certa classe usare di volta in volta. E questo è possibile solo se tutti hanno accesso a tutti i 21 eroi o, altrimenti, porta a pesanti sbilanciamenti nel gioco creando una forte differenza tra chi può adattarsi e chi no.

È una situazione totalmente diversa da quella che si ha, per esempio, in un MOBA come “Heroes of the Storm”, in cui i personaggi vengono scelti prima del match e restano gli stessi durante tutta la partita. In “Heroes of the Storm” l’importante per bilanciare la squadra è dare una rotazione degli eroi gratuiti che renda disponibili tutti i ruoli anche a chi non ha comprato personaggi. In “Overwatch” l’importante è dare a tutti la possibilità di fare le stesse correzioni in corsa che sono permesse all’avversario. Blizzard, continua Scott Mercer, è comunque consapevole di quanto sia rischioso lanciare uno sparatutto multiplayer nuovo a prezzo pieno (“Evolve”, “Titanfall” insegnano) e gli sviluppatori son pronti a vedere come i giocatori risponderanno e a reagire di conseguenza.

“We’ll look at all the data. We’ll look at feedback from the community. We’ll ask ourselves some hard questions, and then after launch we’ll figure out what’s the right thing for Overwatch.”

Un altro punto ancora per niente chiarito è come saranno introdotti personaggi nuovi: saranno gratuiti e disponibili per tutti i giocatori, saranno venduti tramite micro-transazioni come le skin del gioco, saranno raggruppati in DLC…? La Blizzard non solo dichiara di non aver ancora deciso a come e se monetizzare la vendita di altri personaggi, ma di non sapere ancora se altri personaggi verranno effettivamente aggiunti. In effetti, secondo il contenuto di questa intervista, avere un personaggio in più da scegliere per potersi adattare alla partita sembrerebbe un vantaggio importante in “Overwatch”. Un vantaggio che sarebbe problematico garantire solo ad alcuni.

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