I primi 6 Mega Man sono su smartphone, ma a quanto pare fanno schifo

Capcom ha deciso di festeggiare i trenta anni della serie “Mega Man” (nata su Nintendo Entertainment System nel 1987) pubblicando i primi sei episodi per NES in versione per dispositivi mobili iOS e Android. È già disponibile e ogni gioco costa solo €1,99, ma sono qui per dirvi di non comprarla perché, a quanto pare, la sua realizzazione è davvero pessima. Secondo Polygon e Waypoint la raccolta è “terrible” (“terribile”), per Kotaku è “garbage” (“spazzatura”), per Destructoid è “awful” (“tremenda”) e per Ars Technica è “horrendous” (“orrenda”) e l’URL dell’articolo recita “do-not-buy-mega-man-1-6-on-android-ios” (“non comprate Mega Man per Android e iOS”). Prendiamo come esempio uno dei trailer ufficiali pubblicati da Capcom per promuovere l’uscita (quello del primo “Mega Man” per la precisione).

“Mega Man” non dovrebbe girare così, ed è stranissimo vedere un gioco girare male sin dal suo trailer ufficiale. Non si tratta neanche di un errore nella registrazione del gameplay: i giochi di “Mega Man Mobile” raggiungono con difficoltà i 30 fotogrammi al secondo, e presentano inoltre problemi sia nei controlli sia nella colonna sonora, emulata malamente soprattutto nella versione per dispositivi iOS.

Apparentemente l’unico modo per rendere giocabili i sei “Mega Man Mobile” su Android e iOS è modificare la velocità dei giochi, impostandola su “high”, “alta”, ma questo non risolve tutte le difficoltà. “Mega Man 2” aveva già ricevuto un deludente port su iOS nel 2009 (ne riparleremo tra poco), ma la situazione qua potrebbe essere ancora peggiore. Ed è triste vedere che per festeggiare i 30 anni Capcom metta sul mercato roba del genere, giochi capaci di girare su una console di trenta anni fa oggi inutilizzabili su un cellulare di ultima generazione. Mi aspetto, rigiocando su una macchina odierna “Mega Man”, di non trovare i rallentamenti presenti nei giochi originali, non di trovarne di nuovi.

La nuova versione di “Mega Man Mobile” è stata realizzata da una compagnia conosciuta come Beeline Interactive, integrata all’interno di Capcom col nome di Capcom Mobile. All’articolo di Ars Technica ha risposto uno degli autori stessi della versione portatile di “Mega Man 2” del 2009, e il suo racconto del lavoro sul gioco charisce le condizioni all’interno di Capcom quando si parla di port moderni dei “Mega Man”. “[La versione del 2009 di Mega Man per iOS] non è in realtà un port, e non è neanche una emulazione. […] Il codice che avevamo non era originale, la squadra aveva precedentemente riscritto il gioco da zero, preso gli asset da internet (sprites.co.uk) e la musica da altre parti. Capcom Japan ci disse che non avevano più niente degli asset originali quando chiedemmo. Mi fu chiesto essenzialmente di scrivere Mega Man 2 partendo da una versione estremamente povera pensata per vecchi cellulari. Aggiunsi i boss, le aree, gli asset, i nemici che mancavano. Provai a ricreare l’Intelligenza Artificiale nel modo migliore possibile.” Che un Capcom abbia pensato di creare un port lavorando in questo modo spiega forse le condizioni in cui sono arrivati oggi in vendita i “Mega Man Mobile”.

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