Vivendi potrebbe terminare l’acquisizione di Ubisoft nel 2017

Dal 2015 Vivendi, gigante francese dell’intrattenimento un tempo proprietario anche di Activision e Blizzard, ha mostrato nuovo interesse per il mercato videoludico iniziando un’aggressiva scalata a Gameloft e Ubisoft, compagnie entrambe possedute e fondate dalla famiglia Guillemot. Scalate totalmente indesiderate a cui i Guillemot si sono fermamente opposti cercando invece di difendere l’indipendenza delle compagnie, anche se alla fine Gameloft è stata acquisita da Vivendi.

Dopo l’acquisizione di Gameloft è continuato l’acquisto di azioni Ubisoft, ufficialmente con lo scopo di entrare nel consiglio di amministrazione della compagnia (Ubisoft si è opposta, ma Vivendi ha risposto usando il peso dei suoi voti come azionista per bloccare i lavori dell’assemblea degli investitori). L’intenzione di Vivendi è, invece, quella di aspettare il momento giusto per arrivare al 30% di possesso su Ubisoft e lanciare una OPA, una Offerta Pubblica di Acquisto con cui cercare legalmente di impossessarsi della maggioranza delle azioni della compagnia. Attualmente, Vivendi possiede il 25% delle azioni Ubisoft.

Dopo un anno di difficoltà, tra cui va annoverata tutta la complicata questione con Mediaset sull’acquisizione di Mediaset Premium, Vivendi avrebbe deciso di accelerare il processo di acquisto di Ubisoft (e del gruppo pubblicitario Havas) per completarlo entro il 2017. In tre anni Vincent Bollore di Vivendi ha spinto la compagnia in una serie di acquisizioni costose (parliamo di una spesa di quindici miliardi di euro) tra Gameloft, Ubisoft, Telecom Italia e Mediaset, senza per ora aver sortito grandi risultati da un punto di vista strategico e senza aver migliorato il valore delle azioni della compagnia. Anzi, il valore in questi due anni è sceso del 3%. L’idea di Vivendi è evidentemente quella di creare un gruppo capace di muoversi dalle telecomunicazioni, quindi dal transito dati (Telecom), alla televisione (Mediaset e Canal Plus), il marketing e i videogiochi sia tradizionali sia su dispositivi mobili. Va detto che una delle fonti della notizia, diffusa da Reuters, suggerisce che Bollore potrebbe già star spostando intelligentemente le sue attenzioni verso la Cina e il suo mercato videoludico.

fonte Reuters
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