Kinect Sports Rivals – Recensione

Il genere dei party game sportivi entrò in voga grazie al lancio di Wii che, accompagnato in bundle da Wii Sports, titolo pensato per mettere in mostra le funzionalità di WiiMote, diede vita a una nuova moda di successo per il mercato dei videogiochi. Con il passare degli anni l’entusiasmo, come spesso accade in situazioni del genere, si è un po’ affievolito: Sony ha tentato di imitarne il successo con Sports Champions senza ottenere i risultati sperati. Microsoft ebbe miglior fortuna con Kinect Sports, anche se decisamente lontana a confronto di quello conquistato da Nintendo. Dopo due episodi su Xbox 360, la serie debutta adesso anche su Xbox One con Kinect Sports Rivals, titolo inizialmente previsto per il lancio della console, ma rinviato di qualche mese per assicurare allo sviluppatore, ancora Rare, maggior tempo in più per garantire un prodotto ancora migliore.

kinect sports rivals gare acquatiche
Sono sei gli sport presenti in Kinect Sports Rivals: gare acquatiche, tennis, calcio, arrampicata, bowling e tiro al bersaglio. Partiamo con ordine, e con quello che durante la prova si è rivelato essere lo sport meglio realizzato. Le gare acquatiche, che si effettuano a bordo di potenti acquascooter, richiedono all’utente di stare in piedi o seduto davanti il sensore e protendere le braccia in avanti imitando quindi la presa del manubrio. Bisogna di conseguenza spostare le braccia per dirigere il mezzo come se lo si stesse portando davvero, aprendo e chiudendo la mano per gestire l’accelerazione. I percorsi comprendono delle rampe con cui è possibile effettuare grandi salti utili per esibirsi in capriole (muovendo il busto in avanti o indietro) che possono garantire un lieve boost rispetto la velocità normale. In questa situazione, il Kinect rileva i movimenti del giocatore in maniera abbastanza precisa per sessioni di gioco che risultano essere molto divertenti.

Passando invece al tennis, come si può immaginare compito del giocatore è quello di respingere la pallina immaginando di avere tra le mani una racchetta virtuale. Bisogna colpire la palla al momento giusto per avere una potenza maggiore e di conseguenza sorprendere l’avversario. È necessario assicurarsi di posizionare il Kinect in una posizione elevata e avere maggior spazio possibile tra sé e la periferica, visto che certi movimenti richiedono un maggior raggio d’azione che, nel caso di riprese ristrette, possono andare irrimediabilmente perdute. I movimenti con le gambe dell’alter ego virtuale vengono gestiti automaticamente dal gioco per un sistema dunque particolarmente automatizzato. Stesso discorso, con arti coinvolti differenti, che del resto può essere applicato anche per il calcio: l’utente deve semplicemente gestire passaggi e tiri facendo arrivare la palla ai compagni presenti sul terreno di gioco con movimenti precisi delle gambe. Colpendo la sfera virtuale di piatto si ottiene un passaggio basso, mentre di collo piede si può alzare la palla per superare le difese avversarie, che seguono comunque percorsi prestabiliti e non sono controllabili direttamente dal giocatore avversario. I momenti più divertenti sono quelli decisivi: ovvero tiro e parata. Nel primo caso, bisogna colpire con tempismo perfetto la palla in arrivo indirizzandola verso la porta avversaria. Quando si para, invece, bisogna essere bravi e veloci a seguire la direzione della sfera e bloccarne la traiettoria prima che entri in porta. Per fortuna, Kinect aiuta parecchio nel coinvolgimento in entrambi gli sport senza creare grossi problemi. Certo, parliamo di due concept di gioco molto elementari, ma che comunque centrano l’obiettivo posto dallo sviluppatore: divertire in compagnia.

kinect sports rivals tennis
Gli altri sport, arrampicata, bowling e tiro al bersaglio, vengono impreziositi anche questi dell’estrema precisione donata dal nuovo Kinect. Nel primo caso, bisogna allungare un braccio verso l’alto, chiudere la mano per prendere l’appiglio e tirarlo giù mentre con l’altro si prosegue nel medesimo movimento per arrivare in cima. È possibile prendere anche un avversario per le gambe e trascinarlo giù per la parete. Il bowling, manco a dirlo, richiede semplicemente di riprodurre i movimenti che si farebbero in questo tipo di disciplina. Infine, il tiro al bersaglio è ancora più semplicistico: l’utente deve solo allungare il braccio per mirare verso i vari bersagli disseminati per tutta la parete. Ma a sparare ci pensa semplicemente il gioco. Sicuramente con quest’ultimo si poteva fare molto di più, ad esempio dando al giocatore un movimento ben preciso per riprodurre la sequenza di sparo. Così è solo una gara a chi mira più velocemente, cosa che nel giro di poco tempo inficia il divertimento anche in compagnia.

Generalmente comunque siamo soddisfatti dall’offerta di sport garantita dal prodotto. I nostri preferiti, durante la prova, sono stati indubbiamente le gare acquatiche e il bowling, ma anche con calcio, tennis e arrampicata ci si diverte se ci si lascia coinvolgere in pieno dalla filosofia del gioco: divertire per serate in compagnia, e poco più. Certo, facendo giustamente una valutazione più approfondita, va ammesso che calcio, tennis e bowling sono quelli che soffrono un po’ troppo non tanto la precisione della periferica, che abbiamo detto essere molto efficiente a testimonianza dei grossi miglioramenti fatti rispetto la versione per Xbox 360, quanto per la natura delle discipline, che poco si sposa evidentemente con un sistema di controllo di questo genere. Sebbene ci si possa effettivamente divertire, pensiamo che sono proprio quei sport che finiscono per essere abbandonati prima rispetto gli altri.

kinect sports rivals tiro al bersaglio
Di fatto, esattamente come i predecessori, Kinect Sports Rivals non è di certo un titolo da consigliare a chi ha intenzione di giocare da solo. I party game nascono proprio in funzione per il divertimento in compagnia e anche per questo Rare non si è focalizzata più di tanto sullo sviluppo di una campagna single player. Sì, è presente una sorta di “storia” che permette di affrontare delle sfide per ogni disciplina a un livello sempre crescente (con relativi oggetti bonus da ottenere con tanto di punti esperienza e fan da conquistare), ma di certo nulla che invogli a giocare per parecchio tempo e soprattutto da soli. Molto meglio mettersi d’accordo con gli amici e provare subito tutti gli sport disponibili nell’apposita modalità per una partita veloce. In compagnia.

Kinect Sports Rivals conquista comunque anche per il modo in cui è stato confezionata tutta l’offerta videoludica: ad accogliere l’utente vi è un’isola che funziona praticamente da hub centrale alle varie modalità di gioco disponibili. Prima ancora, viene richiesto di realizzare un avatar il più somigliante possibile all’utente tramite Kinect. Sistema gradevole ma che, almeno nel nostro caso, non ha proposto un alter ego esattamente somigliante. Il multiplayer è limitato ovviamente solo al locale, anche se è possibile comunque sfidare online i propri amici su Xbox LIVE tramite un sistema di partite a turni: chi realizza il maggior punteggio tra i vari round, giocati non contemporaneamente, vince.
Pollice su infine anche per il comparto grafico: risoluzione nativa a 1080p, un frame rate mai incerto e un’ottima cura nelle realizzazione delle varie ambientazioni regala un impatto visivo quasi sorprendente. L’audio alterna tra una selezione di tracce buona per accompagnare le varie fasi di gioco e un doppiaggio in italiano, invece, di qualità molto altalenante.

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