Sony: ancora perdite per il Q2 2014, PlayStation 4 limita i danni
Sony ha annunciato perdite nette per 136 miliardi di Yen (1.2 miliardi di dollari) per il periodo compreso tra luglio e settembre. È l’ennesimo dato negativo per il colosso nipponico, in crisi finanziaria ormai da diversi anni. Nello stesso lasso di tempo preso in considerazione nel 2013, erano state registrate perdite per 19.6 miliardi di Yen. Nel giro di dodici mesi, la situazione è dunque nuovamente precipitata. Pesano le ambizioni non raggiunte nel mercato degli smartphone: Sony sperava di diventare la terza forza dietro le irraggiungibili Samsung e Apple, ma la forte concorrenza, soprattutto dal versante cinese, ha costretto l’azienda a rivedere le proprie strategie e ammettere di aver commesso numerosi errori in tal senso. Il segmento mobile, nel periodo di riferimento, ha perso 172 miliardi di Yen.
Di conseguenza, Sony è stata costretta a tagliare nuovamente i suoi obiettivi di vendita di smartphone per l’anno fiscale che si chiuderà il prossimo mese di marzo: ora il target è fissato a 41 milioni di unità. È il secondo ribasso in pochi mesi: la presentazione della scorsa trimestrale era stata accompagnata infatti da un “taglio” a 43 milioni dai 50 precedenti. Una revisione che suggerisce quindi una visione più realistica da parte di Sony, che era stata criticata in maniera pesante dagli analisti per le previsioni fin troppo ottimistiche annunciate qualche mese. Difficile dire se tanto basterà a sovvertire la situazione, ma nel frattempo la ristrutturazione della divisione continua: Hiroki Totoki, ex Senior Vice President, è adesso al comando del segmento mobile.
Per fortuna, ci sono anche buone notizie. La divisione PlayStation e quella dedicata ai sensori di immagine fanno registrare utili operativi, rispettivamente, di 21.8 miliardi e 29.9 miliardi di Yen. Dati in evidente miglioramento rispetto lo scorso anno. Pesano, in questo senso, le ottime vendite di PlayStation 4.
