HTC si scusa e promette grosse novità per il visore HTC Vive

Ammissione di colpa con tanto di scuse. A questo è stata costretta Cher Wang, CEO di HTC, per recuperare credibilità agli occhi dei suoi investitori. L’azienda da lei capitanata in questi ultimi tempi ha battuto la fiacca e laddove non lo ha fatto, ha portato a casa risultati a dir poco disastrosi.

Ecco dunque che dopo mesi e mesi di continue performance al ribasso alla fine Wang non poteva certo tirarsi indietro dal fare pubblica ammenda. Durante il suo discorso Cher Wang ha comunque ammesso che certamente le scuse non sarebbero riuscite a risollevare le sorti dell’azienda, anche perché non dimentichiamo che la compagnia viaggia su una perdita nel 2015 di 478 milioni di dollari circa.

Tuttavia questa presa di posizione ci voleva, soprattutto perché alle scuse sono seguite anche delle proposte concrete: il CEO di HTC ha affermato di aver deciso di creare una società interamente controllata che si occuperà di dare slancio al visore HTC Vive. L’obiettivo di HTC è chiaro: provare a spostare l’attenzione su Vive, ossia su un prodotto che potrebbe seriamente diventare il leader nel mercato della realtà aumentata.

Ciò si tradurrà nell’abbandono del mercato smartphone? Assolutamente no, ma è evidente che per come sta messa un cambio di passo sia urgente, soprattutto per provare a diversificare l’offerta e quindi a contenere il rischio di incorrere in nuove grosse perdite.

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