iPhone avrà vita breve in Iran: ecco perché rischia il ban

Una nuova tegola si abbatte sull’iPhone: il telefono di Apple rischia di venire messo al bando da un’intera nazione. Si tratta dell’Iran, che a quanto pare sarebbe sempre più intenzionato a vietare la vendita dei melafonini se Apple non si deciderà di operare nella Repubblica islamica tramite un soggetto giuridico registrato. A riportare la notizia sono state le pagine dell’agenzia iraniana Tasnim, per cui la questione è tutt’altro che inverosimile.

Il direttore dell’ufficio anticontrabbando iraniano ha dichiarato ai cronisti che se Apple non registrerà un rappresentante ufficiale in Iran, “tutti gli iPhone saranno rimossi dal mercato”. Il governo iraniano, in pratica, vuole predisporre un registro a livello nazionale dei dispositivi mobili che vengono commercializzati nel Paese e ha intenzione di elaborare questo registro con la collaborazione degli operatori di telefonia mobile, con le aziende implicate nel business delle telecomunicazioni e con i rivenditori che vendono appunto gli smartphone. Questo registrò servirà essenzialmente ad una cosa: a fare da database di tutti i prodotti di telefonia mobile che circolano in Iran.

Il problema sta nel fatto che Apple non è riconosciuta come un’attività di business legittima, per cui i suoi telefoni non potrebbero essere registrati in questo nuovo registro e, di riflesso, si ritroverebbero costretti a venire rimossi dal mercato iraniano. La questione è ancora un po’ fumosa, anche perché non si capisce, ad esempio, quale trattamento verrà riservato agli iPhone che circolano già nel Paese (anche se sembra che l’Iran potrebbe provvedere alla loro confisca forzosa).

Apple si lascerà sfuggire questa occasione o si adeguerà alla nuova normativa? La soluzione non è di facile risoluzione, anche perché l’Iran rappresenta un mercato con 77 milioni di potenziali clienti, ma soprattutto è un Paese che ha il 42% della popolazione al di sotto dei 25 anni (il che significa un enorme potenziale per il mercato dei telefoni Apple).

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