Beyond Good & Evil 2 è al momento solo una tech demo del motore di gioco

Mentre ero a Game Happens – On Stage Ubisoft ha pubblicato un video in cui Michel Ancel, direttore di “Beyond Good & Evil” e “Beyond Good & Evil 2”, mostra pubblicamente la demo di “Beyond Good & Evil 2” che i giornalisti han già potuto vedere durante l’E3 2017. Trovate qui l’articolo che scrissi all’epoca, sulla base di quello che vari professionisti presenti all’evento avevano riportato. Le impressioni che avevo avuto e che avevo letto sono ora confermate: “Beyond Good & Evil 2” al momento non esiste, esiste solo il suo motore di gioco, chiamato Voyager, e qualche asset non definitivo infilato al suo interno. Inoltre, se vi aspettate un gioco simile al primo resterete probabilmente delusi: Ancel ha altre ambizioni per questo episodio, che è stato descritto come “GTA nello spazio”.

La demo mostra principalmente la capacità del motore di muoversi tra grande e piccolo, in quello che Ancel chiama “un gioco di matriosche“. Una grande nave spaziale contiene una nave spaziale più piccola che contiene il personaggio giocabile, per esempio. O un pianeta contiene una città con dentro un palazzo con dentro un altro personaggio. Voyager ha, come motore, principalmente la funzione di gestire questa scalabilità, di permettere ai giocatori di muoversi tra pianeti ma, allo stesso tempo, di esplorare i dettagli nelle stanza delle loro città. Il movimento tra tutto ciò non avrà soluzione di continuità.

Ancel mostra poi un personaggio giocabile, la scimmia vista nel trailer dell’E3 2017. Potrò creare il personaggio che voglio in “Beyond Good & Evil 2”, potrò avere il mio personale pirata spaziale e guidarlo come preferisco tra avventure e scalata ai vertici della gerarchia criminale di cui fa parte, quindi questo personaggio è solo un esempio tra i tanti possibili. È un ibrido, una creatura creata mescolando DNA umano e animale per creare manodopera da sfruttare senza scrupoli nella colonizzazione dello spazio e di pericolosi pianeti alieni. Il personaggio ha un jetpack, e il movimento con jetpack e astronave è l’unica cosa vicina a una qualche meccanica che vediamo nella demo. In “Beyond Good & Evil 2” sarà anche possibile fare foto, in ricordo del primo episodio in cui interpretavo una giornalista. Se vedrò qualcosa che non va, o che voglio far conoscere a personaggi non giocanti, potrò fotografarla e usare la foto stesso come prova, o come modo per comunicare informazioni agli altri giocatori. Perché “Beyond Good & Evil 2” sarà anche multiplayer.

Ancel mostra poi quanto sia piccolo il personaggio rispetto alla grande statua di Ganesha che troneggia sulla città, quanto sia piccola la città rispetto al continente, quanto sia piccolo il continente rispetto al pianeta, quanto sia piccolo il pianeta, in realtà un satellite che ruota intorno a un pianeta più grande. E il sallite ruota davvero intorno al suo pianeta che ruota davvero intorno a una stella, ed è questa rotazione e rivoluzione che crea i cicli giorno/notte, i colori dei tramonti. È uno spettacolo che ancora stupisce per la capacità del videogioco di creare mondi “altri” e funzionanti, ma è anche la solita manfrina che abbiamo sentito tante volte: “guardate quanto è grande questa cosa e quanto è piccola rispetto a questa cosa ancora più grande”. Mi ricorda BioWare che favoleggia di pianeti in “Mass Effect: Andromeda” grandi quanto l’intera mappa di “Dragon Age: Inquisition”, ma poi non riesce a finire il gioco. Il pianeta, se escludiamo questa città appena abbozzata, appare per ora completamente vuoto, ma Ancel sostiene che i pianeti avranno ambienti ed ecosistemi diversi, che saranno pieni di vita e vivi, che saranno persino modificati in tempo reale dall’azione di meteoriti.

Quello che Ancel ha mostrato è interessante, ma non è un gioco. Voyager sembra il motore giusto per “Beyond Good & Evil 2”, la squadra ha speso tre anni appositamente per creare questo strumento per poi dedicarsi al gioco vero e proprio, ma questo gioco non esiste, per ora, se non nella fantasia degli autori. Potrei dire che il motore è promettente, ma non è facile dire altrettanto del gioco in questo stato. Posso salire su un’astronave e muovermi in un pianeta vuoto, posso volare con un jetpack, ma mancano tutti gli ingredienti dell’esperienza e alcuni non sono stati ancora definiti. Per questo esiste il programma Space Monkey Program, un servizio con cui gli appassionati potranno seguire e influenzare lo sviluppo di questo gioco/servizio pensato per soddisfare i loro desideri di esplorazione spaziale. Ma, anche se è stato già annunciato, “Beyond Good & Evil 2” potrebbe non esser pronto prima di tre o anche cinque anni.

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