Sinner Sacrifice for Redemption sarà una catabasi Souls-like

“Sinner: Sacrifice for Redemption” è stato definito negli scorsi giorni, dopo che Gematsu ha diffuso la notizia della sua presentazione durante ChinaJoy 2017, “un clone cinese di Dark Souls”. L’ambientazione dark fantasy, l’elevata difficoltà, lo stile del gameplay richiamano evidentemente ai Soulsborne di FromSoftware, e “Sinner: Sacrifice for Redemption”è tanto difficile che, da quello che risulta sempre a Gematsu, nessuno durante il festival è riuscito a sconfiggere il boss che chiudeva la sua demo.

“Sinner: Sacrifice for Redemption” mi sembra però qualcosa di più di “un clone cinese di Dark Souls”. Lo studio che ci lavora si chiama Darkstar ed è composto da sviluppatori che hanno lavorato per Ubisoft, Blizzard e Konami, e l’aspetto grafico del gioco èdecisamente diverso da quello dei “Dark Souls”, meno ricco di poligoni e di dettagli sulle superfici, quasi pupazzoso. “Adam, un guerriero caduto in missione per salvare la sua anima, si troverà davanti otto ripugnanti boss. I primi sette saranno basati sui sette peccati capitali. Prima di ogni battaglia Adam dovrà fare un sacrificio per entrare in combattimento e scegliere una statistica da abbassare. Ogni scontro sarà più difficile del precedente e forzerà i giocatori a scegliere con cura le loro azioni, aiutati da una varietà di armi sbloccabili. L’azione è incorniciata da un oltretomba desolato in cui Adam cerca di recuperare le sue memorie ed espiare i suoi peccatti. Come interagisce con ciascun boss deciderà infine la sua sorte in uno dei finali multipli.”

“Sinner: Sacrifice for Redemption” non è quindi un gioco dove il personaggio diventa più forte progredendo nella storia, ma un Souls-like in cui gli autori puntano a tenere il giocatore sempre in condizioni di minoranza e impotenza. “Sinner: Sacrifice for Redemption” uscirà a inizio 2018 su PlayStation 4, Xbox One e PC/Mac. Attualmente non è prevista una traduzione in italiano (ma sarà disponibile in inglese).

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