Dota 2 diventa un videogioco di carte con Artifact The Dota Card Game

Stanotte, durante The International 7 di “Dota 2”, il torneo di eSport col montepremi più grande al mondo, Valve ha annunciato un nuovo gioco legato al suo MOBA: “Artifact: The Dota Card Game”. Per ora le informazioni che abbiamo su “Artifact: The Dota Card Game” sono decisamente ridotte, ma a giudicare dal suo trailer di presentazione, che trovate qua sotto… beh a giudicare dal suo trailer di presentazione non ho proprio idea di come funzionerà a dire il vero.

Secondo quanto riportato da Compete, “Artifact: The Dota Card Game” avrà però alcune delle caratteristiche che ci aspettiamo da un MOBA e da “Dota 2”: ci saranno le “lane”, i sentieri che collegano le due basi, ci saranno almeno alcuni dei personaggi del videogioco di Valve, ci saranno carte che fungeranno da casema (la struttura che producono le truppe in “Dota 2”) e creeranno ondate di unità che attaccheranno gli avversari. Sembra che l’intento sia proprio quello di creare una versione di “Dota 2” con le carte. Come… come “Clash Royale” in effetti.

Come vedete dalla ripresa qua sopra, il pubblico ha accolto con una carta delusione la presentazione di “Artifact: The Dota Card Game”, annunciato come il nuovo videogioco di Valve (ci avevate creduto?). Valve ha aperto un account Twitter ufficiale per il gioco, dove sta spiegando un po’ di cose. Poche, per ora, ma per esempio non avevo capito che fosse un gioco di carte digitali sin quando non lo ho letto qui e il fatto che sia digitale mi fa pensare che ci sarà qualche forma di monetizzazione con buste o simili, come in “Hearthstone” o in “Magic: L’adunanza”. Che sarà insomma un gioco di carte collezionabili (fatto assolutamente ancora non confermato). Anche se Valve già con “Dota 2” ha scelto un sistema di monetizzazione diverso dai suoi concorrenti, senza lasciare nessun elemento di gameplay (come gli Eroi) fuori dall’esperienza base e potrebbe aver pensato a qualcosa di diverso anche stavolta. “Artifact: The Dota Card Game” uscirà nel 2018.

fonte Compete
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