Leeroy Jenkins di WoW si unisce alla lotta per la Net Neutrality

Leeroy Jenkins è uno storico meme nato da un video di World of Warcraft. Il video fu realizzato dalla gilda PALS FOR LIFE nel 2005 e, pur essendo completamente ed evidentemente finto, fu da alcuni persino ritenuto autentico all’epoca. Pensate che nel 2000 la gente pensava che fosse vero il primo The Blair Witch Project: internet all’epoca non era, come oggi, un archivio per tutte le bufale del mondo e per tutte le informazioni necessarie per confutarle. C’erano solo le bufale.

Il video nasce come presa in giro per le difficoltà che alcuni gruppi, e alcuni giocatori, avevano nel sopravvivere alla Rookery, il nido di uova di drago, dell’area di Upper Blackrock Spire in World of Warcraft. Calpestare le uova del nido fa comparire masse di draghi assassini, ma basta stare attenti per evitare simili risultati, ed è proprio quello che il vero protagonista del video, Leeroy, non fa, gettandosi invece nel nido urlando “Leeroy Jenkins” e condannando alla morte tutto il suo gruppo.

Il meme è tanto famoso nella storia di World of Warcraft da essere stato ufficialmente accettato anche da Blizzard Entertainment: Leeroy Jenkins è una carta del gioco di carte collezionabili  di World of Warcraft ed è ora una carta di Hearthstone, un 6/2 leggendario che ha Carica (attacca appena evocato), costa solo 5 mana che evoca 2 draghetti 1/1 controllati dall’avversario.

Questa settimana l’autore originario del video ne ha pubblicato su internet una sua prima versione mai vista (e ha ripubblicato il video originale) in appoggio alla Net Neutrality, il principio di neutralità della rete, di assenza di discriminazione tra i dati in base al contenuto. Il principio che, per esempio, evita che i gestori telefonici possano controllare che siti visitate e, in base a quali siti sono, possano rellantare i dati che ricevete.

Il principio della neutralità della rete è difeso sia in Europa sia in Italia, anche se esistono ancora pericolose eccezioni, ma è stato ufficialmente abbattuto negli Stati Uniti d’America dall’amministrazione Trump. Un evento che mette a rischio la salute di siti internet di rilevanza mondiale e anche i videogiochi multiplayer online che hanno gli USA come mercato di riferimento. I proventi della monetizzazione del video, se arriveranno a un valore che l’autore definisce “significativo”, saranno dontati a organizzazioni a favore della Net Neutrality come l’EFF (Electronic Frontier Foundation).

via Battle.net
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