Riot Civil Unrest è un simulatore di manifestazioni in arrivo su Steam

“Riot: Civil Unrest” potrebbe essere uno dei videogiochi italiani più importanti degli ultimi anni. Realizzato da Leonard Menchiari, Merge Games e IV Productions, “Riot: Civil Unrest” è un videogioco di strategia in tempo reale per due giocatori: uno gioca nel ruolo della polizia e uno gioca nel ruolo degli attivisti durante una manifestazione. È uno spunto già interessante, ed è interessante come “Riot: Civil Unrest” lo sviluppa, in un multiplayer asimmetrico dove la polizia può essere controllata in un modo più tradizionale, con unità composte da vari elementi e dotate di varie abilità, con ordini e formazioni, mentre i manifestanti possono essere controllati solo in un modo più disordinato, cercando di gestire i vari sotto-gruppi di cui è composta la massa di persone senza poter contare sul rispetto delle indicazioni date.

Ma c’è di più. Ogni personaggio in “Riot: Civil Unrest” ha un suo carattere, una sua personalità, e sua Intelligenza Artificiale. Mentre i giochi di strategia in tempo reale continuano oggi a mostrare masse di soldati limitati alla simulazione della loro funzione di battaglia, ma senza umanità (di solito si limitano a fuggire se il gioco ha un valore di “morale” per gli eserciti), “Riot: Civil Unrest” gestisce separatamente ogni singolo personaggio, e ogni singolo personaggio occupa un posto fisico nello spazio e non è un semplice sprite come potrebbe sembrare dalle deliziosa grafica in pixel art del gioco. Ogni missione può essere poi conclusa, con la vittoria della polizia o dei manifestanti (che devono raggiungere obiettivi diversi), sia pacificamente sia con la violenza, e le scelte di ogni missione hanno conseguenze sulle successive manifestazioni della campagna. Se i manifestanti sono troppo violenti l’opinione pubblica appoggerà i poliziotti o viceversa, per esempio: la violenza può risolvere una battaglia, ma rende tutto più difficile nel lungo periodo.

E c’è ancora di più: tutto questo accade in una campagna che non presenta scenari fantastici o ipotetici, ma punta a ricreare le reali manifestazioni avvenute in tutto il mondo dopo la crisi economica del 2008. Ogni scenario di “Riot: Civil Unrest” vuole riproporre le sfide di quegli eventi, i diversi umori dei manifestanti e della polizia in quel momento della storia e in quella parte del mondo, e il gioco potrà essere arricchito in futuro anche dai videogiocatori ma sempre nel rispetto dell’accuratezza storica di quanto raccontato. Le quattro campagne del gioco sono la protesta NoTav in Val di Susa, la Primavera Araba contro il regime di Mubarak in Egitto, la lotta degli Indignados contro le politiche di austerità spagnole e le proteste in Grecia, a Keratea, contro la costruzione di una discarica (evento che è stato solo la scintilla che ha fatto infiammare un clima sempre più teso in tutto il Paese). A queste quattro campagne si aggiungono più di venti scenari singoli (gli Indignati a Roma, i No MUOS in Sicilia, Piazza Taksim in Turchia, la rivolta degli operai Foxonn in Cina…).

“Riot: Civil Unrest”, come ho già raccontato nella mia anteprima della versione che ho potuto provare durante Svilupparty 2017, non vuole quindi essere solo un videogioco di strategia in tempo reale con multiplayer asimmetrico, grafica in pixel art, motore fisico, Intelligenza Artificiale e personalità per ogni singolo personaggio sullo schermo e possibilità di concludere le missioni pacificamente (e tutto questo sarebbe già abbastanza), ma vuole essere anche un reale strumento di cronaca. “Riot: Civil Unrest” arriverà su Steam, in Accesso Anticipato, il 6 dicembre 2017 per PC, Mac e Linux.

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