Bungie spinse per aggiungere Everversum e micro-transazioni a Destiny

Jason Schreier di Kotaku, partecipando al podcast Destiny Tracker a fine 2017, ha raccontato qualche dettaglio sullo sviluppo di Destiny 2 e sulla decisione di introdurre l’Everversum, il sistema di micro-transazioni della serie. L’Everversum fu inserito nel Destiny originale a ottobre del 2015, un mese dopo l’arrivo del DLC Il Re dei Corrotti.

Fu Bungie, secondo il racconto fatto da Schreier, a chiedere ad Activision di introdurre l’Everversum e le micro-transazioni nel gioco. Lo studio non pensava di essere capace di mantenere il ritmo necessario per far uscire continuamente grandi contenuti come Il Re dei Corrotti per il gioco, e preferiva invece trovare un modo per finanziare Destiny con piccoli contenuti realizzabili in poco tempo e piccole spese. Con micro-transazioni, appunto.

“Quello che Bungie decise [dopo Il Re dei Corrotti] fu: non possiamo più farcela. È davvero troppo, è davvero troppo dura per noi: gli strumenti con cui lavoriamo sono troppo difficili. È difficile fare tanti contenuti. È difficile fare contenuti in generale.

E allora decisero: faremo tanti contenuti più piccoli e li metteremo nell’Everversum, li venderemo con micro-transazioni e faremo soldi così. E Activision fu d’accordo, fu parte di come rinegoziarono gli accordi, e arrivarono finalmente al punto di non dover più rilasciare di continuo tutti quei contenuti. Ma ora sono di nuovo tornati a quel modo di lavorare, devono di nuovo rilasciare di continuo questi DLC e creare costantemente contenuti.”

Questo racconto è interessante soprattutto perché evidenzia come non siano sempre i produttori a spingere per introdurre le micro-transazioni. Square Enix le infilò a forza in Deus Ex Mankind Divided durante lo sviluppo del gioco, ma è stata Bungie a proporle ad Activision come un modo per poter continuare a lavorare al suo gioco in modo sostenibile.

Durante l’intervento, Schreier parla di nuovo del grande reboot che Destiny 2 avrebbe avuto nel 2016 (forse verso aprile), quando ha cambiato direttore e avrebbe praticamente ricominciato da zero il suo sviluppo, un po’ come era già accaduto al primo episodio. Destiny 2 sarebbe stato quindi sviluppato quasi solo in sedici mesi.

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