
Assassin’s Creed Origins continuerà a essere supportato dopo i DLC annunciati
Durante il periodico incontro con gli investitori per la chiusura del trimestre fiscale (in questo caso l’ultimo trimestre del 2017) Yves Guillemot, presidente di Ubisoft, ha risposto a una domanda sulla possibilità di veder tornare Assassin’s Creed come uscita annuale dopo [easyazon_link identifier=”B0721MMXN6″ locale=”IT” tag=”web051-21″]Assassin’s Creed Origins[/easyazon_link]. E nel rispondere ha dato nuovi interessanti informazioni sul futuro supporto a Origins stesso.
Dopo Assassin’s Creed Syndicate (2015) Ubisoft ha deciso di interrompere l’uscita annuale di Assassin’s Creed per ripensare la serie. Syndicate non vendette quanto la compagnia sperava, soprattutto al lancio e soprattutto a causa dei precedenti problemi di Assassin’s Creed Unity (2014) e Ubisoft pensò che fosse meglio prendersi un momento di pausa per ripensare le basi stesse del gioco, e da questo nasce Assassin’s Creed Origins. Ma ora la serie potrebbe tornare a essere annuale costruendo sulle innovazioni di Origins stesso?
Non sembra che questo sia l’obiettivo di Ubisoft, e anzi il progetto della compagnia per Assassin’s Creed Origins assomiglia parecchio a quello di Square Enix per [easyazon_link identifier=”B0791XV7P9″ locale=”IT” tag=”web051-21″]Final Fantasy 15[/easyazon_link] (e non a caso ognuno dei due giochi ha ricevuto un DLC dedicato all’altro). A differenza di Final Fantasy 15 Assassin’s Creed Origins ha un sistema di micro-transazioni (e di loot box) ma Ubisoft pare intenzionata a continuare a supportare nel tempo questo gioco single-player con nuovi DLC oltre a quelli già annunciati.
“Al momento siamo concentrati su Assassin’s Creed Origins” ha risposto Guillemot “per questo gioco stiamo per lanciare qualche altro DLC. Sarete sorpresi da quello che arriverà in Assassin’s Creed Origins, e per ora non possiamo dirvi altro“. I DLC sinora annunciati per Origins sono Gli Occulti e La maledizione dei Faraoni, oltre alla modalità Discovery che sarà distribuita anche come standalone. Non è chiaro se ulteriori contenuti saranno parte del Season Pass.
Non mi stupisce che Ubisoft abbia deciso di supportare per lungo tempo Assassin’s Creed Origins, non mi stupisce che abbia cioè deciso di trattarlo come un giocoservizio: l’intera presentazione dei risultati della compagnia fatta agli investitori è stata incentrata sui vantaggi di questo modello, sui suoi continui guadagni e sulla lunga coda di profitti che garantisce ai giochi mesi e mesi dopo la loro uscita.
Negli ultimi tre mesi la “spesa da giocatori abituali”, cioè la spesa fatta da giocatori su giochi che già possiedono acquistando DLC, Season Pass, abbonamenti e contenuti tramite micro-transazioni, rappresenta il 26,7% degli incassi di Ubisoft (alla fine del 2016 era il 20,9%) e la compagnia afferma di voler accrescere ulteriormente questa percentuale almeno sino al 40%.