Overwatch League: una nuova sospensione causata da un gesto razzista

Arriva l’ennesima storia a base di problemi disciplinari e punizioni nelll’Overwatch League. L’Overwatch League, che potremmo considerare “la Serie A di Overwatch” e che comprende squadre americane, cinesi, coreane ed europee, ha sin dall’inizio avuto problemi a causa dell’assenza di giocatrici e l’uso di slogan razzisti da parte di pubblico e giocatori. La situazione è ulteriormente peggiorata andando avanti, culminando nella rottura tra i Dallas Fuel e xQc, loro giocatore sospeso per ben due volte.

Blizzard Entertainment si riserva di punire con sanzioni disciplinari i giocatori dell’Overwatch League anche per quello che fanno e dicono nei loro stream privati. E proprio in uno streaming Josh Corona, chiamato Eqo, dei Philadelphia Fusion ha tirato gli angoli degli occhi, imitando il taglio “a mandorla” tipico delle etnie orientali, dopo aver detto “io sono coreano” in risposta a chi comparava la sua abilità con quella dei giocatori coreani.

Tremila dollari di molta, sospensione per tre partite e, da parte della sua squadra, dieci settimane di divieto di streaming (un altro danno economico piuttosto grave). Corona si è scusato e donerà tremila dollari all’Anti-Defamation League.

Negli Stati Uniti d’America c’è una particolare attenzione verso queste questioni e faccio notare che una cosa del genere in Italia non avrebbe causato assolutamente alcun problema. Un famoso comico nostrano può per esempio comparire su reti nazionali in una pubblicità fingendosi cinese con gli occhi stretti e truccati a mandorla e dicendo una cosa del tipo “cimbungrana” per far capire che, siccome è cinese, “ha la grana”. Il mio consiglio per Eqo è quindi di venire a giocare a Overwatch, ma in Italia, in modo da diventare oggetto del desiderio delle compagnie in cerca di volti per le proprie campagne promozionali.

fonte Compete
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