Honor Play presentato ufficialmente con GPU Turbo e 4D gaming
In questi ultimi mesi sembra essere esplosa la mania dei gaming phone, ossia quei dispositivi che puntano su specifiche tecniche particolarmente “pompate” per garantire un’esperienza di gioco superiore a quelle che potrebbe offrire un comunissimo smartphone, anche top di gamma. Il primo a debuttare in questo settore è stato Razer Phone, seguito poi da Xiaomi Black Shark. Qualche giorno fa è stato presentato Asus Rog Phone, quello che probabilmente per il momento è il dispositivo Android più potente al mondo, mentre oggi viene ufficializzato Honor Play.
Rispetto agli altri tre smartphone già citati, Honor Play non si presenta con degli “estremismi” né per quanto riguarda le specifiche tecniche né per quanto riguarda il design (tra tutti i gaming phone Honor Play è quello che ha il design meno “tamarro”), eppure ci sono delle caratteristiche interessanti che costituiscono una novità nel settore.
Mentre Asus Rog Phone, Razer Phone e Xiaomi Black Shark puntano sulla potenza del processore e sulla reattività del display, Honor Play si concentra sulle prestazioni grafiche. Lo smartphone, infatti, utilizza il processore Kirin 970 (lo stesso di Huawei P20, P20 Pro, Honor 10, ecc.), abbinato alla NPU per l’Intelligenza Artificiale e ad un’inedita GPU Turbo che dovrebbe garantire una maggiore efficienza nell’elaborazione grafica.
In più c’è la modalità 4D gaming che garantisce un’esperienza di gioco completamente nuova grazie ad un riconoscimento in tempo reale della scena del gioco. Questo farà sì che lo smartphone possa vibrare fino a 30 modi diversi per garantire un’esperienza di gioco più realistica. Inoltre lo smartphone dispone di audio 3D Histen 7.1.
Le restanti specifiche sono abbastanza “tradizionali” con un display da 6,3 pollici Full HD+ 19,5:9, notch e risoluzione 2340 x 1080 pixels, 4 o 6GB di RAM, 64GB di storage espandibili, doppia fotocamera posteriore 16+2 MP, fotocamera anteriore da 16 MP, batteria da 3.750 mAh e Android 8.1 Oreo. Prezzi e disponibilità nel nostro Paese ancora da verificare.
