TSMC ammette imbarazzata: “Infettati da WannaCry per scarsa protezione su Windows”
TSMC è stata attaccata duramente dal ransomware WannaCry, o almeno da una sua variante, durante lo scorso week-end. Un attacco informatico che ha causato fortissimi disagi nella catena di produzione dei suoi stabilimenti e che potrebbe farsi sentire anche in futuro con ritardi nella commercializzazione dei futuri device Apple.
Sì, perché come noto l’azienda è tra i principali fornitori di Cupertino ed era a pieno regime in vista dei lanci ormai imminenti degli iPhone 2018. Oggi, dopo una fase iniziale caratterizzata da pochissime informazioni a riguardo, è arrivata l’imbarazzante ammissione di TSMC, contenuta in un comunicato stampa che per certi versi risulta anche tragicomico.
TSMC ha ammesso i danni di WannaCry nell’ultimo fine settimana, aggiungendo che sono stati sistemi Windows 7 “unpatched”, fondamentali nei processi di produzione ritenuti “fondamentali” all’interno degli stabilimenti, ad essere stati colpiti. Un dettaglio davvero clamoroso: resta difficilissimo spiegare come un’azienda di questo livello possa esporre i suoi sistemi informatici a minacce di ogni genere non attualizzandoli con le patch di sicurezza rilasciate da Microsoft.
Peraltro, l’azienda di Redmond proprio in occasione dell’esplosione di WannaCry, avvenuta lo scorso anno e che coinvolse circa 250mila PC in circa 150 paesi, rilasciò una patch di sicurezza dedicata che fu decisiva nell’arginare il problema.