Google Immagini e la ricerca inversa da smartphone

Hai mai sentito parlare di ricerca inversa per le immagini? Hai mai provato a controllare dal tuo smartphone se la foto che hai scattato è stata riutilizzata anche da qualcun’altro (nel caso, senza nemmeno citare la fonte)? Vorresti farlo ma non sai come si fa?

La ricerca inversa non è altro che, appunto, l’opposto della ricerca chiave testuale. Se per quest’ultima, noi facciamo una sorta di ‘domanda’ a Google che, poi, ci mostra dei risultati, con la ricerca inversa siamo noi a fornire a Google una foto che, poi, ci mostrerà le immagini simili, i siti web contenenti queste immagini e tutte le dimensioni disponibili sul web rispetto all’immagine che abbiamo caricato.

Se dal PC è relativamente semplice fare la ricerca inversa (basta andare su google.it, poi su ‘Immagini’, cliccare sull’iconcina della macchina fotografica, caricare l’immagine e aspettare i risultati), come si fa dallo smartphone?

Ebbene ci sono tre soluzioni possibili che ti elenchiamo. Dopo aver letto questa guida, anche da smartphone riuscirai a fare la ricerca inversa per immagini!

Google Immagini e la ricerca inversa da smartphone: Search By Image

L’app Search By Immage: Disponibile su GooglePlay, è un’app molto semplice da usare e, inoltre, non contempla solo Google, ma include anche Yandex (il motore di ricerca russo) e Tineye (un sito specializzato in ricerca di immagini che vedremo più avanti). Una volta che hai scaricato l’app, vai su ‘Generali’ e attiva l’opzione ‘Multi Search’. Quest’ultima è una funzione da non sottovalutare perché, se disattivata, ti farà la ricerca inversa soltanto per il motore di ricerca preimpostato e non per tutte e tre.

Potrebbe accadere, infatti, che tu possa trovare un’immagine su Yandex e non su Google, o viceversa. Tra le opzioni c’è anche ‘Safe Search‘, una voce pensata più che altro per i bambini. Qualora non dovessi spuntarla, il filtro di Google sarebbe disattivato e potresti trovarti anche immagini sessualmente esplicite o, comunque, vietate ai minori di 18 anni.

Puoi anche modificare l’immagine prima di avviare la ricerca. Certo, le opzioni non sono molte – del resto non sei su Photoshop – ma, comunque, è di ottimo aiuto. Infatti, una volta caricata puoi tagliarla, rotearla e sistemarla in orizzontale o verticale. Una volta che hai fatto partire la ricerca, ti troverai in basso le tre iconcine dei tre motori di ricerca e, in base a quale è spuntata, ti imbatterai in alcuni risultati.

Google Immagini e la ricerca inversa da smartphone Search By Image

Google Immagini e la ricerca inversa da smartphone: Labnol

Labnol: È un sito web molto scarno ma estremamente funzionale. Infatti ha una sola e unica funzione: permetterti di fare la ricerca inversa su Google Immagini con lo smartphone, senza tanti fronzoli. Puoi caricare qualsiasi tipo di immagine: scattata in quel preciso istante, quella che hai su WhtsApp, che hai inviato/ricevuto su Telegram, che hai salvato in Google Drive/Dropbox e caricarla sul sito cliccando su ‘UPLOAD’ sotto a ‘Serach By Images’.

Dopo il caricamento, che dura al massimo 20 secondi (ti apparirà la dicitura ‘Uploading image, please wait…’), avrai a disposizione due alternative: ‘SHOW MATCHES‘ o ‘UPLOAD ANOTHER‘. La seconda sta a significare che, se vuoi, puoi caricare un’altra immagine, una possibilità utile soprattutto se, per esempio hai sbagliato a caricare l’immagine. La prima, invece, ti reindirizza su un’altra scheda, e quindi senza sovrascrivere quella dove sei ora, su Google Immagini con i risultati che troverai in base all’immagine che hai chiesto di cercare.

Le tue ricerche sono completamente anonime e nessuno potrai mai venire a conoscere con quale foto hai fatto la ricerca inversa su Google Immagini. Inoltre, non è necessaria alcuna registrazione, è completamente gratuito e, per giunta, non presenta alcun tipo di menù ma in basso potrai trovare i contatti dello sviluppatore, Amit Agarwal. Infine, funziona con tutti i sistemi operativi, da iOS ad Android, passando per Windows Phone.

Google Immagini e la ricerca inversa da smartphone Labnol

Google Immagini e la ricerca inversa da smartphone: TinEye

TinEye: TinEye più che un sito è un vero e proprio motore di ricerca, molto utile per cercare le immagini perché è davvero ben organizzato. Ma andiamo con ordine. In home, sotto la dicitura ‘Search by image and find where that image appears online’ troverai una stringa dove potrai inserire l’URL dell’immagine o, se vuoi caricare una foto che hai sul cellulare, ti basta cliccare sul riquadro dove c’è la freccia in alto e caricare la foto.

Successivamente, devi andare sulla lente di ingrandimento e TinEye ti mostrerà i risultati di ricerca e le immagini correlati a quella che hai caricato. La particolarità, però, è la categorizzazione dei risultati: qualora dovesse mostrarti dei risultati, a sinistra troverai la divisione in base alle principali fonti, da Wikipedia a Twitter, passando per Amazon ed eBay.

Le ricerche che fai sono completamente anonime e il sito è perfettamente navigabile da tutti gli smartphone e c’è un’unica versione per tutti i sistemi operativi. Puoi anche registrarti per aver accesso a una sorta di account business e, infatti, prima di procedere all’iscrizione ti fa scegliere tra 4 tipologie di account. Unica pecca (almeno nella versione utilizzabile senza alcuna registrazione) è la mancanza di settorializzare le immagini in base al diritto di copyright e, quindi, potresti trovarti a utilizzare foto tratte da TinEye protette dal diritto d’autore.

In ogni caso, però, al di là di questo, si dimostra un valido strumento per colmare finalmente quella pecca di Google che, non si ancora per quale motivo, non ti permette di fare la ricerca inversa da smartphone. Nonostante oggi sia molto più utilizzato rispetto ai vari dispositivi fissi presenti in circolazione.

Google Immagini e la ricerca inversa da smartphone TinEye

 

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