Il prezzo dei videogiochi è destinato a salire?

Tra gli appassionati di videogiochi, l’attesa per l’uscita delle console di quinta generazione, PS5 e Xbox Series X, sta già montando. I due prodotti di casa Sony e Microsoft sono già stati svelati, ma nonostante si conoscano forma, colore e caratteristiche, non sappiamo ancora la data precisa di uscita – anche se secondo gli esperti dovrebbe essere intorno a Natale 2020.

Tuttavia, nelle scorse settimane l’aumento del prezzo di NBA 2K21, il simulatore di basket più famoso e venduto al mondo, ha fatto scattare l’allarme: non è che i prezzi dei videogiochi delle prossime console (e magari anche dei PC) sia destinato a salire vertiginosamente?

Quella di NBA 2K21 (il cui gioco costerà circa 10 dollari in più, sia su PS5 sia su Xbox Series X) potrebbe essere soltanto un’eccezione, ma Yoshio Osaki, presidente e Chief Executive Officer di IDG Consulting, non è così ottimista: secondo lui, questa non sarà affatto un’eccezione, ma una regola per tutti i nuovi videogames.

In un’intervista rilasciata a Gameindustry.biz, Osaki ha ricordato come il prezzo dei videogiochi sia rimasto sostanzialmente inalterato nel passaggio tra le console di terza e quarta generazione, ormai quindici anni fa. Nel frattempo, però, il costo di produzione di un videogame è aumentato tra il 200% e il 300%, nonostante all’epoca il prezzo dei videogiochi fosse salito “solo” di circa il 20%.

A parziale consolazione di tutti i videogiocatori di console, che avranno intenzione di acquistare una PS5 o una Xbox Series X, Osaki ha affermato che l’aumento dei prezzi non dovrebbe toccare la totalità dei nuovi titoli, ma che sicuramente influenzerà il costo dei cosiddetti tripla A, cioè i giochi più tecnologicamente avanzati e raffinati, di cui NBA 2K21 è solo un esempio.

Il rischio, per i colossi del gaming da console, può essere quello di un calo delle vendite? PlayStation, Xbox e anche PC stanno già combattendo una battaglia piuttosto serrata con i giochi online per dispositivi mobile come smartphone e tablet, i cui miglioramenti tecnologici hanno portato alla creazione di un’esperienza videoludica che non ha molto da invidiare al gaming classico – se non, ovviamente, quella di dover giocare su schermi più piccoli.

Sicuramente le console di nuova generazione avranno un grosso impatto sull’industria del gaming a livello globale, e con ogni probabilità assisteremo ad un boom di vendite, ma la sensazione è che la concorrenza del gioco online e mobile possa farsi sentire sempre di più, soprattutto tra le nuove generazioni di gamer, sempre più attratti dalla possibilità di giocare velocemente e soprattutto in qualsiasi luogo si trovino.

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