Clash Royale vince come miglior eSport ai BAFTA e non sappiamo come sia successo

Dal 1998 la BAFTA (British Academy of Film and Television Arts) premia i videogiochi nell’evento che viene spesso definito “gli oscar britannici”, e dal 2004 ha una serie di premi appositi, e distinti dal generico intrattenimento digitale: i British Academy Video Games Awards. I premi sono assegnati dall’accademia, con l’eccezione di un recente premio dedicato agli eSport, sponsorizzato da AMD e deciso invece dal pubblico a partire da una serie di candidature. E qui iniziano i problemi, perché l‘AMD eSports Audience Award del 2016 (è il secondo anno in cui viene assegnato) è stato vinto non da CS: GO, non da “Overwatch”, non da “League of Legends”, non da “Street Fighter 5” e  non da DOTA 2, ma da “Clash Royale”.

“Inside”, il gioco più premiato ai BAFTA, vince per Artistic Achievement, Game design, Narraive e Original Property. “Overcooked” vince come miglior gioco inglese (anche i premi della BAFTA hanno lo stesso problema del Drago d’Oro e premiano soprattutto giochi stranieri) e come miglior gioco per tutta la famiglia, “Uncharted 4: Fine di un ladro” è il miglior gioco dell’anno, “The Last Guardian” vince per Audio Achievement, “Rocket League” vince come Evolving Game (quindi per il suo supporto), “That Dragon, Cancer” vince per Game Innovation, “Pokémon GO” vince come miglior gioco per dispositivi mobili e console portatile, “Overwatch” vince per il multiplayer, “Virginia” vince per la sua musica, “Firewatch” vince come miglior interpretazione per Cissy Jones nei panni di Delilah, Brenda Romero ha ricevuto il BAFTA Special Award (alla carriera), “Among the Stones” vince come gioco da tenere d’occhio (BAFTA Ones To Watch Award) e, appunto, “Clash Royale” vince come miglior eSport.

“Clash Royale” ha una grande base di utenza e molti spettatori su Twitch, ma i suoi numeri non possono minimamente essere ancora confrontati con quelli dei grandi eSport, il gioco non ha ancora un ambiente competitivo maturo e ha dei tornei minuscoli: il suo torneo più grande, King’s Cup, ha contato qualche centinaio di spettatori. Non è possibile confrontarlo con gli altri giochi candidati al premio come miglior eSport, con i milioni di spettatori dei tornei di “League of Legends” o di DOTA 2, con la ricchezza della loro scena competitiva e la loro influenza nel mondo degli eSport. Perché “Clash Royale” è stato quindi nominato per questo premio insieme a eSport tanto importanti? Soprattutto, perché è stato nominato nonostante il vice-presidente della divisione videogiochi della BAFTA, David Gardner, sia un azionista di Supercell, cioè dello sviluppatore di “Clash Royale”? Questo non è conflitto di interessi?

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