Konami risponde alle accuse di Maradona su PES 2017

La scorsa settimana ho riportato la notizia delle accuse di Diego Armando Maradona a Konami per PES 2017. Secondo Maradona la sua immagine e il suo nome sono stati usati per una delle Leggende (calciatori ormai in pensione rappresentati nel pieno del loro successo) della modalità myClub di “Pro Evolution Soccer 2017” senza il suo permesso, e aveva minacciato esplicitamente azioni legali contro la compagnia giapponese. La questione delle licenze nell’uso di calciatori, squadre, stadi, campionati e marchi nei videogiochi sportivi è assai complessa, e Konami ha spesso pagato questa complessità riducendosi a lanciare episodi di PES con calciatori dai nomi storpiati perché fossero riconoscibili… ma non troppo.

Dopo qualche giorno di silenzio (e nessuna risposta alle nostre e-mail) Konami ha infine rilasciato una dichiarazione sul suo sito internet, come riporta GamesIndustry.biz. “I media hanno riportato che Winning Eleven 2017 (conosciuto oltreoceano come PES 2017 Pro Evolution Soccer) stia utilizzando giocatori senza possederne la corretta licenza, ma noi ne usiamo i diritti in accordo con il contratto siglato con il licenziatario”. Mi aspettavo proprio una risposta simile.

Per “Pro Evolution Soccer 2017” Konami ha accordi con FC Barcelona, la squadra in cui Maradona è rappresentato giocare come Leggenda (da quanto ho capito), ma ha anche la licenza per Boca Juniors, SCC Napoli e la nazionale argentina di cui Maradona è stato allenatore e probabilmente il permesso di rappresentare il giocatore proviene da uno di questi contratti, ed è possibile che Maradona non lo sappia.

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