I Pesci d’Aprile di Google Maps dovrebbero diventare permanenti

Spesso il Pesce d’Aprile di Google Maps è tanto interessante da meritare di restare per sempre come una caratteristica del servizio. Nel 2012 la Terra in Google Maps fu trasformata in un mondo pixellato in stile videogioco di ruolo giapponese di inizio anni 90, nel 2014 le strade furono invase da Pokémon, nel 2015 Google permise di giocare “Pac-Man” tra le strade cittadine e, stavolta, permette di giocare nei panni di Ms. Pac-Man.

Per accedere al gioco basta entrare su Google Maps e cliccare, in basso a sinistra, sul quadrato con Ms. Pac-Man e la scritta “Inserisci gettone”. La schermata si trasformerà in un quadro di “Pac-Man” con pasticche da mangiare, quattro fantasmi che mi danno la caccia (un’area della mappa viene riservata alla loro zona di respawn) e le caratteristiche Energy Pills che mi rendono momentaneamente capace di divorare i miei nemici. Potete giocare anche da cellulare, accedendo sempre a Google Maps e tappando il cerchio con Ms. Pac-Man che dovreste vedere sulla destra. Su PC controllo Ms. Pac-Man con la tastiera, mentre su smartphone mi basta strisciare il dito sullo schermo nella direzione in cui desidero farla girare.

Non è un modo perfetto per giocare a “Ms. Pac-Man”: le strade di una città non sono costruite secondo alcuna logica di level design (e a volte senza alcuna logica e basta) e quando arrivo all’estremità di una schermata è piuttosto difficile capire quale sarà la strada in cui verrò trasportato dalla parte opposta. Ma l’idea di far giocare a videogiochi di ruolo o a “Pac-Man” nelle strade delle nostre città è semplice quanto brillante e meriterebbe più spazio. Volendo, lo ha già meritato grazie a “Ingress” e “Pokémon GO” di Niantic, un’azienda nata proprio all’interno di Google, e Ubisoft usa abitualmente luoghi reali per ambientare i suoi giochi. Immagino ci siano importanti questioni di licenza da considerare quando si fantastica su un “Pac-Man” gratuito permanentemente inserito in Google Maps, ma davvero vorrei vedere quanto in là si può spingere uno scherzo.

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