Maradona ha fatto pace con Konami

Diego Armando Maradona aveva minacciato di denunciare Konami dopo aver scoperto di essere presente tra le Leggende (ex-giocatori rappresentati in momenti celebri delle loro carriere) della modalità myClub di “PES 2017”. Konami aveva risposto di detenere legalmente i diritti per usare Maradona nel suo gioco dopo averli acquisiti dal Barcelona in cui giocava nel periodo rappresentato, mentre Maradona non solo non ne era convinto ma, di fronte alla risposta di Konami, si era solo mostrato più sicuro di voler andare in tribunale per quella che aveva definito “una causa milionaria”.

La situazione sembrava irrisolvibile ma ora, sorpresa, Maradona è un ambasciatore di Pro Evolution Soccer, cioè è parte della promozione della serie. Lo riporta El Eco, raccontando che il presidente della divisione digitale di Konami Takayuki Kubo e Maradona si sono incontrati personalmente in Argentina e hanno stretto un nuovo accordo che, in cambio di una cifra non divulgata, permette alla compagnia di mantenere Maradona in “PES 2017” e lega promozionalmente Maradona alla serie sino al 2020.

Un finale inaspettato, che sottolinea nuovamente quanto siano complicate le licenze su cui sono costruiti i videogiochi di calcio; mi chiedo se altri giocatori vorranno ora seguire l’esempio di Maradona, cercando di ottenere qualche soldo in più dalla loro rappresentazione. Maradona donerà almeno parte della cifra così guadagnata per migliorare le condizioni dei campi di calcio argentini e sostenendo il calcio dilettantesco. Precedentemente, Maradona aveva affermato che avrebbe usato l’intera somma per costruire campi da calcio per i bambini poveri, in modo che potessero giocare “a uno sport pulito”, probabilmente in opposizione a “PES 2017”.

fonte El Eco
via Kotaku
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