Battleborn si arrende e muore nel silenzio

“Battleborn” di Gearbox e 2K è destinato a una fine silenziosa ma ormai inevitabile. Uscito a maggio 2016 appena prima di “Overwatch”, “Battleborn” condivide con lo sparatutto multiplayer di Blizzard Entertainment il genere, le influenze MOBA e lo stile grafico sintetico e vicino all’animazione, e le somiglianze (insieme ad alcuni problemi) contribuirono a farlo scomparire velocemente quando il rivale fu lanciato. Goà tre settimane dopo il lancio, di fronte all’uscita di “Overwatch”, Gearbox e 2K tentarono di salvare “Battleborn” offrendolo a metà prezzo e per tentare di recuperare utenza a giugno 2017 “Battleborn” ha assunto una formula free-to-play. Soluzioni che non hanno aiutato molto il gioco.

Ora Gearbox ha annunciato che dopo il prossimo aggiornamento autunnale Battleborn” non riceverà più nuovi contenuti e bilanciamenti, una condanna a morte per un free-to-play pensato per essere gestito come un servizio dal lungo supporto. Randy Varnell, direttore creativo del gioco, ha scritto che lo studio si sta spostando su un nuovo progetto, non ancora annunciato ma “molto anticipato”. Il riferimento riguarda, naturalmente, “Borderlands 3”, non ancora ufficialmente presentato da Gearbox e 2K ma citato come il progetto su cui gli sviluppatori avrebbero lavorato dopo la fine del lavoro sui DLC di “Battleborn”. Gearbox sta anche lavorando a un progetto tutto suo, per ora intitolato solo “Project 1v1”, un ibrido tra sparatutto arena e videogioco di carte.

Varnell non esclude comunque novità future, ma non saranno più annunciate tramite i periodici “Battleplan”: “Dettagli su qualsiasi cambiamento o notizia futuri saranno diffusi sui nostri forum o tramite i social media, quindi restate sintonizzati.” La fine del supporto non significa neanche che verranno chiusi i server, che resteranno comunque attivi (almeno per ora).

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