Boss Key: chi non compra LawBreakers danneggia il futuro degli sparatutto

“LawBreakers”, il nuovo sparatutto multiplayer online di Boss Key Productions e Cliff Bleszinski (“Unreal”, “Gears of War”), non sta andando molto bene. Almeno su PC, dove ormai il suo numero di giocatori è crollato al di sotto dei livelli necessari anche alla semplice sopravvivenza. Gli sviluppatori del gioco sono, comprensibilmente, molto suscettibili quando si parla del futuro della loro opera, mentre i soliti videogiocatori tossici che ammorbano internet e il videogioco online dichiarano persino di godere nel vedere il fallimento di questo videogioco. Così, di fronte alla provocazione di un utente Steam chiamato Weilan, che ha scritto “Non possiedo il gioco, ma non voglio diventi free-to-play, perché anche allora non lo giocherei. Son qui solo per farmi un sacco di risate”, Nathan Wulf, principale responsabile della programmazione del gameplay di “LawBreakers”, ha dato una forte e polemica risposta. Faccio notare che Wulf non è estraneo a uscite poco felici (leggete per esempio questo suo esagerato attacco a “Overwatch”, di cui in realtà “LawBreakers” ripropone un’importante serie di caratteristiche).

Il discorso di Nathan Wulf inizia con un ragionamento alla fine giusto: non c’è niente di divertente nel vedere fallire un gioco che neanche ti interessa, soprattutto se si tratta di un gioco come “LawBreakers”. Perché, aggiungo io (nonostante abbia dato un voto piuttosto basso a questo sparatutto e sia pronto a riconfermare il mio giudizio), “LawBreakers” non migliorerà in nessun modo l’industria videoludica col suo fallimento, non migliorerà in nessun modo i contenuti, le forme, le economie del videogioco, non migliorerà in nessun modo il genere sparatutto in prima persona multiplayer online quando smetterà di esistere. “LawBreakers” non ha colpe tanto gravi: è solo un gioco uscito male, senza ancora una direzione nel suo gameplay e nelle sue modalità e con un design di mappe e personaggi noioso.

Il discorso di Wulf degenera però dopo poche righe, arrivando ad affermare che il fallimento di “LawBreakers” danneggerà l’intero genere sparatutto in prima persona multiplayer. Secondo Wulf, ogni acquisto è come un voto: il giocatore sta dicendo all’industria come muoversi. E questo è vero. Ma poi Wulf afferma che non acquistare “LawBreakers” abbia una serie di conseguenze che, semplicemente, sono esagerate, perché “LawBreakers” non è un gioco così speciale da diventare centrale nell’evoluzione dell’industira, non è “Hellblade: Senua’s Sacrifice” che davvero è un passo avanti nel mondo del videogioco e lo è in tutto (nonostante i suoi limiti e i suoi difetti), non è neanche l’unico sparatutto nella sua nicchia, l’Arena incentrato su elevata mobilità, nonostante abbia davvero delle meccaniche innovative a cui, però, lui stesso sembra non credere sino in fondo.

“Faccio giochi perché amo divertire la gente. Mi piace veder la gente ridere, emozionarsi. Quando ti vedo divertirti penso che sia alla fine giusto che ti diverta, ma sarebbe ancora meglio se ti divertissi grazie ad anni di duro lavoro da me messi in questo gioco. Ho lavorato a tanti giochi (per esempio alle serie di Ghost Recon e Far Cry), e questo [LawBreakers] è stato sinora il gioco che più mi ha divertito. Vorrei che altri si divertissero insieme a me. È davvero un’esperienza emozionante quando ci entri dentro. Certo, lo sparatutto ad alta velocità può non essere per tutti, e capisco che la curva di apprendimento sia ripida, e qualcuno può rinunciare prima di aver davvero colto lo spirito del gioco. Capisco anche qualcuno possa trascurarlo perché troppo simile ad altri giochi, anche se in  realtà non assomiglia a loro.

Quello che non capisco è perché le persone siano liete nel vedere questo gioco fallire. Chi lavora a Bess Key è un videogiocatore, come voi. Lavoriamo per passiamo, a volte veniamo a lavorare nei fine settimana, lavoriamo dopo la mezzanotte, solo perché vogliamo che il gioco sia ancora più bello (per noi e per voi). Poi arrivano persone come te e dicono che, non importa cosa accada, non giocheranno a questo gioco. Vogliono solo vederlo bruciare. Perché? Per qualche dettaglio insignificante, privo di un qualsiasi peso nel gameplay?

Ma pensate anche a un’altra cosa: i giochi che comprate e giocate sono come un voto che date all’interno dell’industria videoludica. Quando voi scegliete di non comprare e di non giocare a LawBreakers, ecco per cosa potreste star votando: non voglio vedere mai più sparatutto ad alta velocità che richiedono molta abilità, non voglio giochi che abbiano meccaniche di movimento innovative, non voglio nuove modalità di gioco [LawBreakers non ha modalità di gioco particolarmente innovative, questo devo dirlo], non voglio che gli studio rilascino alfa e beta creando poi il gioco finale insieme alla comunità, non mi importa se i giochi hanno server dedicati a prestazioni elevate, non mi interessano una grafica dettagliate e un framerate elevato di alta qualità [LawBreakers, al lancio, era quasi ingiocabile su PlayStation 4, e questo devo dirlo], voglio personaggi semplici senza che possano essere usati con maestria senza grande impegno, voglio personaggi che siano stereotipi banali invece che qualcosa di completamente nuovo, preferisco veder ripetere lo stesso vecchio gameplay con qualche piccolo cambiamento fatto senza rischi piuttosto che giocare a qualcosa di nuovo, voglio giocare a giochi pensati per giocatori meno dedicati e quindi con possibilità di successo maggiori sul mercato, non mi interessa avere una rete per l’online che sia solida e un sistema di collisioni che eviti di sfruttare trucchi e glitch, preferisco sporchi trucchi come sistemi pay to win piuttosto che vedere un gioco offerto a un prezzo estremamente ragionevole.

Quindi, in breve, sperare nella fine di LawBreakers vorrebbe anche dire sperare nella fine dell’intero genere che tu ami. Alla fine, fare i giochi è costoso, e i finanziamenti devono venire da qualche parte. Gli sviluppatori han bisogno di cibo, di una casa come ogni altro essere umano, i server non si pagano da soli. Trenta dollari sono un prezzo estreammente onesto per tutto quello che è in questo gioco. Magari potresti aiutare il mercato degli sparatutto e crescere e a prosperare invece che concentrarti su problemi che davvero non contan niente. O puoi non farlo eh. Non son qui a darti ordini [faccina sorridente].”

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