Monster Hunter World – Provato

Durante Lucca Comics & Games 2017 ho potuto provare per lungo tempo la demo di “Monster Hunter: World”, il videogioco con cui Capcom intende portare la serie “Monster Hunter” su Xbox One, PlayStation 4 e PC e con cui vuole  rilanciarla in Occidente. Ho sempre pensato che “Monster Hunter” avesse le potenzialità per incontrare il favore del pubblico occidentale e dei videogiocatori su PC, soprattutto da quando certe meccaniche, una certa rigidità nei movimenti e nelle animazioni, sono state rese popolari dalla serie “Dark Souls” e poi da “Bloodborne” di FromSoftware, videogiochi che devono abbastanza al gameplay dei “Monster Hunter”. [Le immagini che accompagnano l’articolo vengono da Capcom e risalgono alla versione del gicoo mostrata all’E3 2017]

Monster Hunter World

Le armi dei cacciatori

Come “Dark Souls”, “Monster Hunter” è una serie di videogiochi di ruolo con combattimenti d’azione in terza persona, combattimenti in parte caratterizzati dalla gestione di una barra della stamina, da schivate e da lunghe animazioni di warmup (preparazione) e cooldown per gli attacchi, diversi in base all’arma utilizzata. Se “Dark Souls” ha sviluppato questi spunti creando un sistema di combattimento interamente basato sulla gestione della stamina, “Monster Hunter” si è concentrato sulla varietà e sulla differenza tra le armi disponibili e i personaggi non hanno neanche delle statistiche al di là del loro equipaggiamento. Ogni categoria di arma in un “Monster Hunter” è però davvero unica, dotata di sue animazioni, di sue combo e di sue potenzialità.

Non si tratta solo di armi banali come “la spada piccola”, “la spada lunga” e “lo spadone”, ma di creazioni fantastiche e a volte dotate di diverse possibili configurazioni (più simili a questo sono le armi di “Bloodborne”): lance capaci di sparare come fucili, asce capaci di essere smontate e di trasformarsi in accoppiate di spada e scudo (la mia arma preferita) o in spadoni, falcioni specializzati in attacchi aerei accoppiati all’uso di un enorme insetto da combattimento, gigantesche mazze che posso suonare per dare bonus alla mia squadra, armi a distanza più o meno lente ma dal gameplay totalmente diverso da quelle corpo-a-corpo e così via. Nella demo di “Monster Hunter: World” che ho potuto provare c’erano quattordici tipi diversi di armi, per ora tutti ripresi dai precedenti episodi della serie, ma la varietà di soluzioni era già impressionante. Le armi saranno poi potenziabili con il bottino rubato alle carcasse dei mostri e dal mondo del gioco e i personaggi potranno essere potenziati con nuove armature costruite sempre con questi materiali. “Monster Hunter: World” vuole convincermi a cacciare per avere i materiali per costruire armi ed equipaggiamento per poter cacciare mostri ancora più grandi.

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Da Nintendo 3DS a PS4

“Monster Hunter: World” non si limita però a riproporre al pubblico occidentale di Xbox One, PlayStation 4 e PC la formula classica della serie, affidandosi alle similitudini che i giocatori potrebbero trovare con “Dark Souls”, ma si avvicina ulteriormente a quello che oggi mi aspetto di trovare in un videogioco di ruolo d’azione su console di ultima generazione. Lo stile grafico è più realistico, più “occidentale” e meno costruito su una sintesi vicina al gusto del fumetto commerciale giapponese, le animazioni sono più fluide e cercano di proporre la precisione tecnica della serie in una formula più accessibile (“Monster Hunter” sa essere davvero difficile) e meno rigida, le ambientazioni si aprono in un vero open-world, liberandosi dalle costrizioni del Nintendo 3DS, piattaforma su cui la serie si è sviluppata negli ultimi anni.

La struttura dei “Monster Hunter” per Nintendo 3DS è piuttosto precisa: da solo o in compagnia di altri giocatori accetto una missione di caccia e arrivo nella zona, nella mappa, dove si trova il mostro che devo cacciare cercando di sconfiggerlo entro un tempo limite. Il mostro non è l’unica creatura della regione e posso trovarmi più o meno volontariamente a scontrarmi anche con il resto della fauna locale ottenendo poi dai loro cadaveri, come dalla flora, nuovi oggetti utili per il futuro. Quando incontro finalmente il mostro che sto cacciando inizia uno scontro che si interrompe con la fuga della mia preda che, muovendosi tra le sotto-mappe della mappa in cui ci troviamo, cerca di scappare nella sua tana.

Monster Hunter World

 

Mappe ed ecosistemi

“Monster Hunter: World” ripropone questa struttura nelle sue missioni in cui vengo mandato in zone del mondo di gioco, sempre in solitaria o in compagnia di altri giocatori sempre a cacciare un mostro in mezzo a fauna e flora da cui posso ottenere oggetti utili sempre dovendo rispettare un limite di tempo. La differenza è che qui ho ad aiutarmi un Insetto Guida che segue le tracce del mostro, attirando la mia attenzione per esempio sulle sue impronte, e le mappe, le varie zone del gioco, non sono più divise in varie sotto-mappe e per passare da una parte all’altra della mia zona di caccia mentre rincorro la preda non sono più continuamente disturbato da caricamenti obbligatori. Tutto si svolge senza soluzione di continuità. È un’evoluzione che trasforma quelle che un tempo erano mappe di gioco in ambienti vivi e credibili, anche modificabili distruggendo alcuni loro elementi durante i combattimenti o la mia esplorazione.

Questo succede anche grazie alla grafica del gioco e al modo in cui Capcom ha pensato le zone di caccia e le interazioni tra le creature. La versione che ho provato girava su PlayStation 4, non su PS4 Pro, si trattava ancora di una demo, ma (con qualche calo di framerate e qualche problema con le collisioni, va detto) la ricchezza del suo mondo e dei dettagli delle sue molte creature era già abbastanza impressionante. E mentre combatto contro la mia preda posso trovare l’inaspettato aiuto di un altro mostro, nemico naturale di quello che sto cacciando, o posso finire per sbaglio nella tana di qualcosa di molto più feroce e pericoloso che non c’entra niente con la mia missione e che, semplicemente, vive lì. Le zone di “Monster Hunter: World” sono stavolta pensate come ecosistemi, un’interpretazione adattissima a un videogioco basato sulla caccia e che spero sia sfruttata a dovere nella versione definitiva. Da quello che mi è stato detto stavolta non solo le varie zone di gioco saranno esplorabili senza soluzione di continuità ma potrò anche muovermi liberamente, al di fuori delle missioni, nell’intero mondo di gioco, esplorandolo alla ricerca di mostri e sfide, mentre una città centrale farà da hub in cui incontrerò gli altri giocatori e magari formerò le mie squadre.

Monster Hunter World

Monster Hunter World: Conclusioni (temporanee)

Con “Monster Hunter: World” Capcom si trova a gestire un delicato equilibrio in una situazione difficile per la compagnia. Tutte le più recenti uscite di Capcom, tra cui “Resident Evil 7: Biohazard” e “Dead Rising 4”, non hanno raggiunto i risultati commerciali sperati, la compagnia non riesce ancora a inserirsi con successo nel mercato dei videogiochi per dispositivi mobili (il più recente tentativo, “Puzzle Fighter”, è stato giudicato un top annunciato) e il suo marchio principale sul mercato videoludico, “Monster Hunter”, deve confrontarsi con il collasso del mercato console in Giappone e la fine del Nintendo 3DS dove aveva trovato casa. Come molte altre compagnie, come Square Enix con “Final Fantasy 15”, Capcom guarda allora con “Monster Hunter: World” a un pubblico più ampio, ai videogiocatori PC, all’Occidente, e per farlo deve rendere il gioco più open-world e soprattutto più accessibile senza però sminuirne ricchezza e complessità. Ci vorrà più di una prova in fiera per scoprire se “Monster Hunter: World” riuscirà a fare tanto, e come lo ci riuscirà (come sarà monetizzata, per esempio, la sua componente servizio?), ma quello che ho potuto provare mi ha colpito positivamente e mi sembra dimostrare un reale impegno da parte di Capcom per dare nuova vita alla sua serie “Monster Hunter”. Chi di voi possiede una PlayStation 4 e un abbonamento a PlayStation Plus potrà provare “Monster Hunter: World” nei prossimi giorni (cliccate qui per leggere tutti i dettagli). “Monster Hunter: World” uscirà il 26 gennaio 2018 su Xbox One e PlayStation 4 e in seguito su PC.

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