Sony: la nostra visione è totalmente diversa da quella dei giocoservizi

Il nuovo presidente di Sony Interactive Entertainment, John Kodera, dopo aver sostituito  Andrew House ha aperto un account Twitter, ricevendo vari messaggi dagli appassionati e decidendo anche di rispondere ad alcuni. In questo articoli ci riferiremo in modo specifico a un messaggio che riguarda il futuro del concetto di giocoservizio (game-as-a-service) in Sony, in opposizione (e su questo tornerò alla fine), alla cura per i giochi single-player.

“Tutto quello che voglio dire è: Andrew ha fatto un gran lavoro e son sicuro che anche tu lo farai. Per favore non abbandonarti alla tendenza dei giochi come servizi e continua a fare grandi giochi single-player per noi appassionati del single-player. È il motivo principale per cui amiamo PlayStation” scrive un fan.

E Kodera risponde: “Farò del mio meglio per continuare l’eccellente lavoro svolto da Andrew House. E per quanto riguarda i giochi come servizi non ti preoccupare, la visione di PlayStation è totalmente diversa“.

Su questo messaggio ho da fare tre osservazioni. Intanto, la situazione di produttori come Microsoft, Nintendo e Sony, che possiedono l’hardware su cui i loro giochi girano, è diversa e particolare rispetto a quella di tutti gli altri produttori. Microsoft, Nintendo e Sony si prendono parte dell’incasso di ogni gioco venduto sulla loro piattaforma, e quando pubblicano i loro giochi possono quindi contare sia su un margine di guadagno maggiore su ogni copia venduta sia sugli introiti derivanti dalla vendita di software altrui.

Per questo motivo Nintendo può permettersi di far uscire un gioco come Splatoon 2, senza DLC a pagamento e senza micro-transazioni ma con aggiornamenti e contenuti gratuiti distribuiti per lungo tempo, mentre Blizzard Entertainment deve monetizzare Overwatch con un sistema di micro-transazioni (questo non vuol dire che faccia bene a legare queste micro-transazioni a loot box, seppur contenenti solo personalizzazioni estetiche). I produttori di console possono, insomma, fare certe cose, con certi budget, che altri produttori non riuscirebbero a sostenere.

Anche Valve, che possiede Steam (una piattaforma e non una console), può per esempio permettersi di distribuire in modo totalmente gratuito Dota 2, con micro-transazioni solo estetiche, grazie agli introiti derivanti dalla vendita di qualsiasi gioco sul suo negozio e su qualsiasi transazione che avvenga anche tra gli utenti.

Questo non vuole sminuire la dichiarazione di Sony sulla sua lontananza dal giocoservizio: Microsoft, che dovrebbe essere nella stessa situazione (oltre ad avere praticamente un monopolio mondiale sui sistemi operativi per computer), ha invece affermato di volersi concentrare proprio sul giocoservizio in futuro, e i problemi incontrati da Scalebound e la sua cancellazione potrebbero essere ricollegati anche a questa scelta, al volersi indirizzare verso il multiplayer e verso il lungo supporto invece che verso il single-player narrativo (decisamente più difficile da gestire come servizio).

Ma viene spesso sopravvalutata l’importanza del single-player nel catalogo di Sony, citando a sproposito la serie Uncharted. La serie Uncharted è sicuramente una serie di successo, una serie che perl dal secondo episodio Uncharted 2 Il covo dei ladri ha modalità multiplayer e nell’ultimo episodio Uncharted 4 Fine di un ladro ha anche micro-transazioni legate a questa modalità, con aggiornamenti e contenuti gratuiti distribuiti senza costo addizionale grazie proprio agli incassi delle micro-transazioni. Un giocoservizio, insomma.

Infine, c’è un problema nella domanda stessa dell’utente, che mette in opposizione single-player e giocoservizio. Come ho accennato prima è più semplice monetizzare e sviluppare il multiplayer come giocoservizio, ma niente impedisce di sviluppare in questo modo il single-player, soprattutto quello più open-world e sandbox. Pensate a Middle-Earth: Shadow of War, per esempio. E niente impedisce di trovare modi di monetizzare in futuro anche giochi prevalentemente più lineari e narrativi come giocoservizi, cosa che in parte fa già proprio Uncharted 4 Fine di un ladro con il suo multiplayer.

Insomma Sony vanta di avere una visione differente quando si parla di giocoservizi, ma lo dichiara forte della sua posizione di produttore della più venduta console di questa generazione e dopo aver già inserito elementi gestiti come servizio anche in giochi single-player e lineari.

fonte John Kodera su Twitter
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