Laser League forse non è lo sport del futuro, ma è un ottimo videogioco
Quando ho letto la descrizione di Laser League di Rool7 e 505 Games nel comunicato stampa il gioco mi è sembrato incomprensibile. Quando ho visto il suo video tutorial ufficiale What is Laser League mi è sembrato inutilmente complicato. Quando lo ho giocato ho scoperto che è invece semplice, intuitivo e profondo, ricco di opportunità per il giocatore che vuole migliorarsi.
Le regole della Laser League
Laser League immagina uno sport di un futuro simile alla fantascienza al neon del film Tron (1982). Due squadre composte da tre giocatori (ma esiste anche una modalità 2 contro 2) e identificate da un colore si sfidano in arene colme di laser assassini, cercando di evitare i letali raggi e contemporaneamente provando a far finire in trappola la squadra avversaria.
I raggi laser devono essere attivati toccando (non serve premere nessun tasto per questa interazione) delle aste che si spostano nel livello: quando un’asta/stazione (il nome ufficiale è “nucleo”) viene toccata viene sviluppata una barriera laser del colore della squadra che la ha attivata, e questa barriera laser è innocua per i giocatori del suo stesso colore e letale per i giocatori dell’altro schieramento. Dopo l’attivazione le barriere laser continuano poi a spostarsi seguendo la loro asta/stazione, a volte ruotano, creando configurazioni mortali nell’arena.
Quando un giocatore non riesce più a evitare i laser e viene quindi ucciso dalle barriere la sua partita non è immediatamente finita: sul campo dove è caduto appare un’icona che, raggiunta dai compagni di quadra, gli permette di tornare nuovamente in gioco.
Le diverse mappe disponibili hanno diverse possibili configurazioni di laser da imparare a conoscere e da evitare mentre l’arena si complica progressivamente, con incastri sempre più difficili e un’importanza crescente della capacità dei giocatori di sfruttare il teletrasporto attraverso le pareti. Raggiungendo infatti una delle pareti delle arene di Laser League un personaggio non si blocca come se avesse raggiunto un muro reale e invece si teletrasporta continuando la sua corsa dalla parete opposta a quella toccata. L’arena non ha confini, e i giocatori devono imparare a non lasciarsi ingannare dai confini che sembra possedere.
Classi
Ognuno dei personaggi è poi identificato da una classe che gli dona un’abilità speciale attivabile premendo un tasto dopo un periodo di carica (che avviene automaticamente). La Lama è capace di eliminare gli avversari, Sfonda ha uno scudo con cui li carica spingendoli lontano (magari contro un laser del giusto colore), Killer può piazzare un marcatore sul terreno e poi schizzare in quel punto uccidendo tutti i nemici attraversati, Etereo è il medico della squadra, capace di diventare momentaneamente invulnerabile e raggiungere e rianimare i compagni, Ladro può rubare le aste/stazioni/nuclei attivate dagli avversari e Scossa può stordire i nemici intorno a sé rendendoli vulnerabili.
Tutte le classi sono interessanti e importanti, rispondono in modo diverso alle sfide poste dalle diverse arene e dalle diverse squadre nemiche. La combinazione Scossa e Lama è ottima, perché un giocatore stordisce l’avversario e un altro lo elimina, ma forse è necessario un Etereo per la fase avanzata della partita, quando tutta la mappa sarà piena di laser, e un Ladro può essere utile in alcune arene dove con una sola attivazione della sua abilità possono essere rubate anche più aste/stazioni/nuclei vicine.
Ogni classe dispone inoltre di due possibili abilità passive tra cui ogni giocatore può scegliere. Si tratta di diversi potenziamenti per la propria abilità attiva: la Lama può per esempio scegliere se avere una ricarica più lunga ma aver l’abilità ricaricata istantaneamente ogni volta che viene usata con successo eliminando un avversario o se avere una ricarica più breve.
Potenziamenti
Sul campo appaiono periodicamente anche Potenziamenti, modificatori casuali che possono stravolgere completamente una partita. Sono sedici diversi potenziamenti/modificatori che vanno dal reset di tutti i laser in campo all’inversione dei colori di tutti i laser (non fate come me e non prendete questo potenziamento quando siete in vantaggio), dal rallentamento del movimento della barriere alla sua accelerazione.
Come viene definito il vincitore
Ogni volta che una squadra riesce a eliminare contemporaneamente tutti i giocatori della squadra avversaria (cioè tutti i giocatori avversari sono caduti e devono essere rianimati ma non c’è più nessuno a rianimarli) la squadra in gioco ottiene un punto e l’arena viene azzerata. La squadra che per prima raggiunge i tre punti vince il round, e la squadra che per prima vince due round vince la partita. Tra un round e quello successivo la squadra sconfitta può modificare classi e abilità passive dei suoi giocatori, in modo da adattarsi al gioco di quella in vantaggio.
Un’apparente complessità, una semplicità apparente
Laser League è semplicissimo da giocare. La levetta analogica del gamepad (o i tasti della tastiera) guidano i movimenti del personaggio, un unico pulsante gestisce l’unica azione del gioco, l’attivazione dell’abilità speciale della classe. Per il resto, quello che devo fare è solo toccare i neon per attivarli ed evitare i neon attivati dagli avversari. Semplicissimo.
Eppure la combinazione di arene sempre più complesse, classi, potenziamenti, la possibilità di sfruttare le pareti della mappa come un teletrasporto e non come un ostacolo, la velocità crescente delle partite, creano un’esperienza rapidissima e sempre interessante, in cui ogni movimento e ogni decisione contano. Un’esperienza dove il giocatore può davvero migliorare e dove viene davvero premiata abilità e competenza.
I videogiochi che vengono solitamente proposti come eSport dalle compagnie sono principalmente basati sulla continua necessità di bilanciamenti e contenuti, vivono alimentati di aggiunte, mentre Laser League, pur avendo bisogno certamente di alcuni bilanciamenti (ne parlerò subito) ha un aspetto concluso, sembra un gioco finito e arriva in Accesso Anticipato funzionante come pochi altri giochi possono vantare di essere arrivati in Accesso Anticipato.
Leggere tra i laser
Ci sono anche alcuni problemi, soprattutto nella leggibilità dell’azione. I potenziamenti vengono annunciati da una voce quando appaiono in campo ed è quindi sempre chiaro cosa sia disponibile, una freccia indica il mio personaggio e fortunatamente è difficile perdersi di vista, ma altrettanto difficile è riconoscere i vari ruoli degli avversari. L’inquadratura mostra sempre l’intera arena, ma per farlo riduce tutti i personaggi a figurine quasi irriconoscibili.
Laser League usa una grafica al neon, ma la sua sintesi anatomica è molto realistica, e questo vuol dire che le sagome di tutte le varie classi sono sostanzialmente identiche (dal punto di vista estetico) e non ci sono le nette differenze riscontrabili, per esempio, tra i diversi personaggi di Overwatch o tra le diverse classi di Team Fortress 2.
La Lama è abbastanza riconoscibile perché si porta dietro appunto la sua lama, una grande arma laser con cui attacca gli avversari, ma è quasi indistinguibile nella fretta dell’azione dalla classe Sfonda, che si porta dietro uno scudo laser piuttosto simile alla lama della Lama e impugnato nello stesso modo. Certo, entrambe le classi sono ugualmente pericolose da vicino e quindi la lama/scudo è comunque un segnale di pericolo da evitare, ma sarebbe stato meglio poter distinguere la classe che può caricarmi a distanza da quella che deve avvicinarsi per uccidermi.
I personaggi possono essere poi addobbati con una grande varietà di skin, di modelli diversi (guadagnabili livellando l’account). Questo non provoca nessuna variazione nel gameplay perché Laser League è un gioco dal gusto perfettamente “Arena”, dove tutti i giocatori partono con le stesse possibilità e si distinguono solo per la loro abilità, ma rende ancora più difficile riconoscere i vari personaggi durante i match.
Un altro problema è che in tutte le arene che ho provato c’è un certo “effetto valanga”: quando i laser in campo cominciano a essere davvero tanti e a incrociarsi in modi complessi la squadra che ne controlla di più ha un tale controllo del territorio da bloccare quasi totalmente la squadra avversaria, impedendole di conquistare laser e aumentando ulteriormente la sua supremazia nel tempo. Ma questa può anche essere considerata una scelta di design pensata per chiudere le partite in tempi ragionevoli spingendo un vantaggio già esistente.
Laser Lague – Conclusioni dalla Beta
Laser League ha però appena cominciato la sua strada in Accesso Anticipato e, come ho scritto, pochi giochi possono vantare di esserci arrivati con una tale solidità. È un’esperienza brillante, pulitissima nei controlli e nel game design perfetta per tutti quelli che cercano esperienze competitive interessanti, arcade e Arena. Laser League è disponibile a €15 su Steam in Accesso Anticipato e, sino al 15 febbraio, ha il 30% di sconto.