Kingdom Come Deliverance non sa se e quando rispetterà i suoi stretch goal

Kingdom Come Deliverance di Warhorse Studios, un videogioco che potremmo definire “un The Elder Scrolls senza la magia” ambientato nella Boemia del quindicesimo secolo, è stato originariamente finanziato nel 2014 su Kickstarter, dove raggiunse alcuni degli obiettivi aggiuntivi, gli stretch goal. Su Kickstarter chi propone un progetto dopo aver fissato un obiettivo da raggiungere definisce anche degli ulteriori obiettivi secondari, superiori a quello principale, promettendo ulteriori e importanti aggiunte all’opera in caso del loro raggiungimento.

Kingdom Come Deliverance ha raggiunto vari stretch goal, come potete vedere ancora dalla sua campagna Kickstarter, tra cui un personaggio femminile giocabile (la campagna è incentrata su un personaggio maschile), la possibilità di avere un cane al seguito e persino una “modalità torneo”.

In passato Warhorse Studios ha già promesso l’arrivo di un DLC con il personaggio femminile giocabile (non sarà possibile giocare l’intera campagna con questo nuovo personaggio, ma come previsto dallo stretch goal avrà delle sue specifiche missioni da compiere con un gameplay più stealth). Ma ora lo studio sembra in difficoltà nel mantenere le promesse.

Come affermato da Tobias Stolz-Zwilling, che si occupa delle relazioni pubbliche per Warhorse, e come riportato da Polygon “lo sviluppo è attualmente incentrato sul creare la miglior esperienza possibile nel gioco base per il maggior numero di persone possibile. Ci sono altre cose in sviluppo e tra questi ci sono alcuni stretch goal, ma non ci sono ancora finestre di uscita per queste cose.” Insomma, la quantità di bug e problemi nel gioco è ancora troppo elevata per preoccuparsi di ulteriori contenuti.

Certamente, il finanziamento raccolto da Warhorse Studios non sarebbe mai bastato per realizzare tutte queste promesse. Kingdom Come Deliverance raccolse alla fine più di un milione di euro, ma una cifra più credibile sarebbe stata pubblicata dall’edizione ceca di Forbes che, in un’intervista al direttore di Kingdom Come Deliverance Daniel Vávra, cita come budget finale del videogioco una cifra un po’ inferiore ai 30 milioni di euro.

Questo budget conterrebbe anche la promozione del gioco, di cui si è occupato Deep Silver, ma è decisamente più realistico per un’opera come Kingdom Come Deliverance.

fonte Polygon
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