Altro che Essential Phone 2: Andy Rubin mette in vendita l’azienda!

Annunciato come una sorta di Messia che avrebbe in qualche modo rivoluzionato il mercato degli smartphone, Essential Phone ha dovuto presto fare i conti con un modello di business che, a nemmeno un anno di distanza dal lancio, si è rivelato fallimentare.

Meno di 150mila unità vendute, una serie di problemi sia hardware che software (solo in parte corretti dai puntuali, c’è da dirlo, aggiornamenti forniti) che hanno caratterizzato i primi 3-4 mesi di vita. Oggi non giunge totalmente inaspettata la notizia che Andy Rubin avrebbe già dato a Credit Suisse il mandato per cercare un acquirente.

Bloomberg è la fonte che riporta una notizia comunque rilevante ma che potrebbe in realtà sfociare in un futuro “differente” per Essential Phone. Tanto per essere chiari, comunque, al momento è di fatto stoppato il progetto che entro il 2018 avrebbe dovuto vedere il lancio di Essential Phone PH-2. Ad oggi gli ingegneri stanno lavorando a un device che ricorderebbe Amazon Echo e che potrebbe essere previsto nel 2019.

Rubin, comunque, sarebbe pronto a cedere tutto: brevetti, hardware e progetti. Ad oggi può essere plausibile l’entrata in scena di un’azienda esterna (si parla di Foxconn) che si occuperebbe della quasi totalità dello sviluppo dei futuri prodotti. Quello che è certo, e che trapela anche da alcune dichiarazioni ufficiose di Rubin, è che il futuro di Essential Phone non è ancora delineato: vedremo se ciò si tradurrà in una vendita che lascerebbe di certo l’amaro in bocca a molti.

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