145 app rimosse dal Play Store: avevano file eseguibili su Windows

La società Palo Alto Networks è una delle tante che opera nel campo della ricerca di app potenzialmente dannose per il sistema operativo Android. A inizio del mese scorso sono state rilevate 145 applicazioni infette, prontamente eliminate da Google dal Play Store.

L’episodio però assume connotati decisamente particolari considerato che le app in questione sono state infettate da file eseguibili solo su Windows e non direttamente su Android. Un dettaglio curioso, considerato che proprio per questo motivo gli effetti causati da queste app sono stati molto ridotti e di certo non paragonabili ad altre ondate simili in passato.

Prima, però, qualche dettaglio in più: le applicazioni in questione sono state pubblicate tra ottobre e novembre dello scorso anno e riguardavano i più svariati settori. In particolare sono state coinvolte app che monitorano l’attività fisica e altre che consentono di disegnare sul proprio dispositivo Android.

Un altro aspetto insolito è che i produttori di queste app hanno nel loro portfolio altri prodotti sicuri al 100%. Insomma, potrebbero anche essere state infettate in modo “involontario”. Resta in piedi anche l’ipotesi di un attacco limitato proprio ai “cacciatori” di app dannose: questi gruppi operano ovviamente su PC e, seppur si presume possano essere adeguatamente protetti da minacce di questo tipo visto il loro lavoro, potrebbero essere stati colti di “sorpresa” dai file eseguibili su Windows, una modalità d’attacco decisamente insolita.

fonte AndroidHeadlines
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