Spotify: ban in arrivo per chi blocca gli annunci pubblicitari

Spotify, il popolare servizio di musica in streaming, ha annunciato una modifica delle sue condizioni di utilizzo (per ora solo negli USA) specificando il divieto di bloccare o aggirare con qualsiasi sistema gli annunci pubblicitari inclusi nella versione gratuita del servizio.

Di fatto, gli annunci pubblicitari, che occasionalmente vengono riprodotti tra una canzone ed un’altra, rappresentano l’unica fonte di guadagno per la versione gratuita di Spotify che, ricordiamo, è disponibile anche in versione premium senza pubblicità al costo di 9,99 Euro al mese oppure di 14,99 Euro al mese nella versione famiglia.

L’utilizzo di ad blocker o di qualsiasi sistema, comprese app opportunamente modificate, che impediscono la riproduzione degli annunci pubblicitari potrà comportare, in futuro, la sospensione e successivamente il ban immediato dell’account di Spotify utilizzato per accedere al servizio con la perdita di tutte le playlist ed i dati salvati.

Le nuove condizioni di utilizzo di Spotify entreranno in vigore dal prossimo mese di marzo. Al momento, la versione italiana di tale condizioni non è ancora stata aggiornata ma dovrebbe essere integrata con le indicazioni anti ad blocker nel corso dei prossimi giorni.

E’ chiaro che per Spotify il blocco delle pubblicità rappresenta un importante danno economico e, come tale, l’azienda ha intenzione di porre fine a questa pratica che riguarderebbe, secondo le ultime stime, almeno 2 milioni di utenti.

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